Salute

Metodo Zamboni, il dibattito tra associazioni

di Redazione

Carissima Elena, come avrà avuto modo di seguire, sul sito vita.it abbiamo dato ampio spazio al dibattito sul “metodo Zamboni” (dal nome del direttore del Centro malattie vascolari dell’università di Ferrara, Paolo Zamboni) alle posizioni in campo, quella dell’Aism e quella dell’associazione Ccsvi, e soprattutto alle voci dei malati. Se posso esprimere una personale opinione, mi pare che, a fronte del clamore suscito dalle dichiarazioni di Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti, che ha fatto sapere che a breve si sottoporrà all’intervento di disostruzione delle vene cerebrali, la posizione dell’Aism sia stata all’insegna della ragionevolezza. L’associazione, tramite il suo presidente, Agostino D’Ercole, ha ricordato che «i risultati che abbiamo in mano oggi indicano nella prudenza l’azione più corretta. Per questo ci siamo impegnati a dare tutte le informazioni possibili, ci siamo impegnati anche a livello economico dando fuori bando un milione per la ricerca in questo campo ed entro ottobre ci saranno i primi risultati degli studi epidemiologici. Al momento purtroppo i risultati a disposizione non sono univoci. Per questo diciamo di aspettare i risultati, questo non toglie che siamo comunque vicini a chi autonomamente decide di provare, la raccomandazione è che si rivolga a un centro pubblico e che sia garantita la piena informazione».

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