Salute
Metodo Stamina bocciato dal Comitato
Gli esperti avrebbero dato parere negativo all'inizio della sperimentazione clinica. Il portavoce di Lorenzin precisa «al ministro ancora nessuna relazione»
di Redazione
Il comitato scientifico nominato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin avrebbe bocciato il metodo Stamina di Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, dando parere negativo all'inizio della sperimentazione clinica. «Aspetto di conoscere le motivazioni della presunta bocciatura del mio metodo ma abbiamo già fatto ricorso al tar contro la composizione del comitato ministeriale, che si era già espresso contro Stamina», afferma Vannoni, commentando la bocciatura del metodo di cui non ha ancora avuto comunicazione ufficiale.
«Sono tranquillo», aggiunge, «noi abbiamo quaranta pazienti in cura agli Ospedali Civili di Brescia che stanno meglio e questo vale più di qualsiasi documento ufficiale».
Il portavoce di Lorenzin, «in merito alle indiscrezioni di stampa», puntualizza che «il ministro della Salute non ha ancora ricevuto alcuna relazione in merito alle valutazioni del comitato scientifico incaricato di esprimersi sull'avvio della sperimentazione del metodo Stamina dalla direzione generale competente per materia». «Come già reso noto – aggiunge – per garantire la massima trasparenza, sarà cura del ministero pubblicare tempestivamente sul sito istituzionale la determinazione del Comitato scientifico».
Elena Cattaneo, neo senatrice a vita, scienziata delle staminali che nei mesi scorsi ha condotto una dura battaglia contro il metodo Stamina, commenta così la bocciatura del protocollo: «credo si tratti di una decisione che ci si poteva attendere». «Sulla base dei fatti che conoscevamo e che si sono resi disponibili finora – afferma – questa decisione era attesa».
Emilia Grazia De Biasi (Pd), presidente della Commissione Sanità del Senato, precisa: «il comitato chiamato a pronunciarsi sul metodo Stamina è costituito da scienziati di tutto rispetto, Vannoni non si permetta di dire che si tratta di un comitato di parte».
La bocciatura, secondo De Biasi, richiederebbe di «rivedere il protocollo e il finanziamento alla sperimentazione: soprattutto in questi tempi di crisi non si possono dare finanziamenti pubblici a qualcosa che potrebbe essere inutile o addirittura dannoso».
Il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu (Scelta civica) esprime «profondo rammarico» per la bocciatura. «Il Parlamento, in maniera molto chiara – dice all'Adnkronos Salute – ha investito nella speranza. Se questa speranza non ha ragion d'essere, è evidentemente una sconfitta».
Michele De Luca, direttore del Centro di medicina rigenerativa “Stefano Ferrari” dell'università di Modena e Reggio Emilia, fra gli esperti di staminali protagonisti della lunga battaglia contro la metodica proposta da Vannoni, afferma: «non sono granché stupito che il protocollo Stamina sia stato bocciato dal comitato scientifico». «Tutta la comunità scientifica mondiale si era espressa sulla consistenza del metodo, quindi ritengo che la commissione tecnica abbia semplicemente verificato quanto espresso dal mondo scientifico a livello internazionale».
«A questo punto, però – osserva De Luca – la parola spetta al ministro Beatrice Lorenzin. Sarà lei a decidere se la sperimentazione va avanti o si blocca. Aspettiamo la sua decisione finale per altri commenti, ma sarebbe opportuno – ribadisce lo scienziato – che il protocollo venisse reso pubblico».
Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, sottolinea: «non c'è metodo scientifico, non c'è rispetto delle regole dietro il metodo di Davide Vannoni. Il ministro Lorenzin non può non prendere in considerazione la relazione degli esperti: dunque deve bloccare l'inizio della sperimentazione».
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