Famiglia

Metodo Di Bella efficace come terapia palliativa

Niente tossicità, nessun effetto collaterale, miglioramento della qualità della vita: questi i risultati su un campione di 34 pazienti, tutti in fase terminale. Quindici i decessi

di Redazione

La sperimentazione ufficiale della terapia Di Bella non è ancora conclusa, ma dalla provincia di Siena giungono risultati abbastanza incoraggianti sui risultati che essa può produrre sui malati di cancro. La notizia arriva dalla Quavio, una associazione che si occupa della terapia domiciliare di questi pazienti ed è composta da medici oncologi, psicologi e infermieri specializzati. E proprio alle équipe della Quavio erano stati affidati, alcuni mesi fa, i malati che si erano rivolti ai pretori per ottenere i farmaci della terapia Di Bella. È da precisare che la quasi totalità dei malati che hanno composto il campione si trovava già nella fase terminale della malattia, e che comunque al 31 maggio 15 di loro (su 34) sono deceduti. Le loro condizioni generali, inoltre, erano state debilitate dalle precedenti (e inefficaci) cure a cui si erano sottoposti: 20 pazienti in passato si erano già sottoposti alla chemioterapia, 3 alla radioterapia, 7 a una terapia chirurgica e solo 4 non avevano seguito nessuno dei suddetti trattamenti. L?età media dei pazienti è di 63 anni; la maggior parte di loro ha un?età compresa tra i 61 e i 70 anni. I risultati del monitoraggio sono i seguenti: in quasi tutti i soggetti analizzati la terapia Di Bella ha determinato un miglioramento della qualità della vita, avvertita dai pazienti in particolare come diminuzione dell?astenia (debolezza), e per alcuni anche del dolore. Altro dato significativo è che per un 30% dei pazienti si può parlare di un miglioramento ?notevole? delle condizioni generali, con conseguente ripresa dell?appetito e delle condizioni psicologiche. I medici che hanno seguito il trial sono dunque arrivati alla conclusione che per quanto hanno potuto osservare il metodo Di Bella può essere considerato un?efficace terapia palliativa, spesso migliore delle altre perché non presenta alcun effetto collaterale, e per quanto si sia potuto desumere dal piccolo campione analizzato non è assolutamente tossica. ?


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