Welfare

Metà detenuti tossicodipendenti ha problemi psichici

E' quanto e' emerso dalla ricerca sperimentale avviata nel marzo 2000 dal ministero di Giustizia nel carcere Due Palazzi di Padova

di Gabriella Meroni

Il 50% dei tossicodipendenti in carcere presenta una doppia diagnosi: dietro la maschera della tossicodipendenza si nascondono patologie psichiatriche. Fra queste le piu’ frequenti sono la depressione, le fobie sociali e la doppia personalita’. E’ quanto e’ emerso dalla ricerca sperimentale avviata nel marzo 2000 dal ministero di Giustizia nel carcere Due Palazzi di Padova e condotta su 115 detenuti tossicodipendenti. Gli orientamenti emersi dal primo anno di lavoro sono stati presentati oggi, nel penitenziario padovano, dal responsabile del progetto Giovanni Tamburino, magistrato di Cassazione e direttore dell’ufficio ricerche del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero di Giustizia e dal direttore scientifico Vittorino Andreoli, psichiatra esperto in tossicodipendenze. Presenti anche Daniele Berto, direttore del Ser.T di Padova, Carmelo Cantone, direttore del ‘Due Palazzi’, e Adriano Cestrone, direttore generale dell’Usl di Padova. La ricerca si e’ basata sulla compilazione volontaria di test psicodiagnostici da parte dei detenuti, dietro proposta degli ispettori di polizia giudiziaria appositamente formati: per questi ultimi si e’ sperimentato un allargamento di ruolo, non piu’ solo ”repressivo”. I dati raccolti verranno analizzati dall’Istat -sezione giudiziaria per sviluppare nuovi modelli di rapporto con detenuti tossicodipendenti Il 50% dei tossicodipendenti in carcere presenta una doppia diagnosi: dietro la maschera della tossicodipendenza si nascondono patologie psichiatriche. Fra queste le piu’ frequenti sono la depressione, le fobie sociali e la doppia personalita’. E’ quanto e’ emerso dalla ricerca sperimentale avviata mel marzo 2000 dal ministero di Giustizia nel carcere Due Palazzi di Padova e condotta su 115 detenuti tossicodipendenti. Gli orientamenti emersi dal primo anno di lavoro sono stati presentati oggi, nel penitenziario padovano, dal responsabile del progetto Giovanni Tamburino, magistrato di Cassazione e direttore dell’ufficio ricerche del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero di Giustizia e dal direttore scientifico Vittorino Andreoli, psichiatra esperto in tossicodipendenze. La ricerca si e’ basata sulla compilazione volontaria di test psicodiagnostici da parte dei detenuti, dietro proposta degli ispettori di polizia giudiziaria appositamente formati: per questi ultimi si e’ sperimentato un allargamento di ruolo, non piu’ solo ”repressivo”. I dati raccolti verranno analizzati dall’Istat -sezione giudiziaria per sviluppare nuovi modelli di rapporto con detenuti tossicodipendenti.


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