Formazione

Messina: 23 usurai in manette

Smascherata dalla Polizia di Stato una banda di usurai che prestava denaro a un tasso del 360% l'anno.

di Chiara Sirna

La polizia di Stato ha eseguito a Messina 23 ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti di presunti componenti di una organizzazione che prestava somme di denaro nel messinese a tassi usurai che raggiungevano anche il 360% all’anno. I provvedimenti sono firmati dal gip Maria Angela Nastasi su richiesta del pm Giuseppe Farinella. Gli indagati sono accusati a vario titolo di usura e riciclaggio, estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti, furto e rapina. Fra le persone arrestate vi è anche un avvocato civilista e un commercialista.
L’operazione è stata denominata “Grano duro”. Gli agenti della Questura di Messina hanno anche eseguito il sequestro di conti correnti bancari, automobili, unità immobiliari e società, intestate agli indagati, per un valore complessivo di circa un milione di euro. L’indagine si è protratta per diverso tempo e gli investigatori hanno raccolto prove e documenti che proverebbero le responsabilità delle persone arrestate. Gli agenti della Squadra mobile hanno notificato due dei 23 provvedimenti a persone già detenute per altre indagini.
L’inchiesta ha consentito alla polizia di fare luce su un vasto giro di usura messo in atto da operatori commerciali, imprenditori, possidenti e liberi professionisti che hanno prestato somme di denaro a tassi annui variabili dal 120% sino al 360%. Per il numero di persone coinvolte e per l’entità dei beni sequestrati, si tratta della più grossa azione di contrasto al mondo degli usurai che sia stata realizzata a Messina.

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