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Messico: rinviato a giudizio il sindaco della capitale

López Obrador è il leader del Partito della rivoluzione democratica e candidato dell’opposizione di sinistra alle prossime elezioni presidenziali

di A. Capannini

La Procura della Repubblica di Città del Messico ha rinviato a giudizio Andrés Manuel López Obrador, 52 anni, sindaco della capitale, massimo esponente del Partito della rivoluzione democratica e candidato dell?opposizione di sinistra alle prossime elezioni presidenziali. Il primo cittadino di Città del Messico rischia ora anche l?arresto, che potrebbe essere decretato nei prossimi dieci giorni. L?impeachment contro il primo cittadino di Città del Messico era stato approvato dalla camera dei Deputati lo scorso 8 aprile grazie ai voti favorevoli della maggioranza – Partito di azione nazionale (Pan, conservatore) ? e del principale partito di opposizione, quel Partito rivoluzionario istituzionale (Pri, centro), che per decenni ha governato incontrastato, che conta di tornare al potere nel 2006 e vedeva in López Obrador il principale ostacolo al progetto. López Obrador è stato rinviato a giudizio con l?accusa di ?abuso di autorità? per aver proceduto alla costruzione di una strada su un terreno privato, conosciuto come ?El Encino?, nel quartiere di Santa Fe, nonostante la magistratura si fosse espressa a favore dei proprietari, ordinando il blocco dei lavori. Il primo cittadino della capitale ha sempre accusato il presidente della Repubblica Vicente Fox di aver ordito un complotto ai suoi danni.

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