Welfare

Messico: la Robinson condanna omicidio della Ochoa

Un'avvocata che ha 37 anni ha perso la vita per difendere i diritti umani. In un mondo, quello latinoamericano, che troppo spesso li calpesta

di Paolo Manzo

Il Commissario per i diritti umani dell’Onu, Mary Robinson, ha condannato oggi l’assassinio dell’avvocatessa messicana Digna Ochoa, paladina dei diritti umani nel Paese latinoamericano.

La Robinson, in visita ufficiale in Uruguay, ha reso noto tramite un comunicato stampa alle autorità messicane, di fare tutto il possibile per assicurare alla giustizia gli assassini.

La Robinson ha ricordato di essersi incontrata con Digna Ochoa in Messico nel 1999 “Digna mi parlò delle difficoltà che si presentavano di fronte ai difensori dei diritti umani in Messico. Il suo omicidio è una tragedia e credo nella promessa del governo messicano di appoggiare totalmente le indagini, per risolvere il caso”, ha proseguito la Robinson.

“Il modo migliore per ricordare Digna sarà garantire che tutti quelli che si battono per la difesa dei diritti umani in Messico, soprattutto i suoi colleghi del Centro Miguel Agustín Pro Juárez, affinché non si sentano più minacciati”, ha concluso la nota della Robinson.

Digna Ochoa, 37 anni, è stata uccisa il 19 di ottobre con un’arma da fuoco e, vicino al suo cadavere, è stata rinvenuta una lettera minatoria contro gli altri membri del Centro per i Diritti umani “Miguel Agustín Pro Juárez (un gesuita)”.

Tra il 1996 e il 1997 erano state ricevute moltissime minacce di morte, contro la Ochoa e gli altri membri del Centro che difendevano i zapatisti catturati e i contadini ecologisti incarcerati nella provincia di Guerrero, con l’accusa (poi rivelatasi falsa) di avere rapporti con il narcotraffico.

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