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Mercato liberalizzato, consumatore salvato

Il pacchetto Bersani ha abrogato la legge del 1956 che poneva un limite quantitativo alla produzione di pane e al numero dei panifici nei singoli comuni. di Paola Mattei

di Redazione

Quasi mille nuovi panifici sono nati in Italia l?anno scorso, senza bisogno di licenza, per effetto delle nuove norme contenute nel decreto Bersani, che incide in numerosi settori della vita dei consumatori. È uno dei dati presentati dallo stesso ministro prer lo Sviluppo economico lo scorso 10 gennaio, in occasione dei sei mesi compiuti dal corpus che porta il suo nome, e sul quale è partita lo scorso 11 gennaio una campagna informativa mirata.

Il provvedimento di cui più si è discusso, la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco, secondo Pierluigi Bersani, «ha prodotto risultati al di sopra delle aspettative» soprattutto dopo il superamento delle resistenze di molti grossisti nell?approvvigionamento dei nuovi punti vendita, e nonostante il tentativo (segnalato all?Antitrust) di Regioni come Lombardia e Umbria di ostacolare l?ingresso di nuovi operatori, introducendo ulteriori adempimenti. Al 31 dicembre infatti ben 600 esercizi avevano comunicato l?avvio dell?attività al ministero della Salute: nell?85% dei casi si tratta di esercizi di vicinato (parafarmacie ed erboristerie) e nel restante 15% di reparti della grande distribuzione. Effetti positivi si sono riscontrati anche sui prezzi di vendita: in media il 20% in meno – con punte del 30% – i prezzi praticati dai nuovi esercizi rispetto alle farmacie tradizionali.

Quanto ai servizi bancari, molti istituti hanno disposto l?eliminazione delle spese di chiusura o estinzione per i conti correnti, anche se, ha osservato il ministro, «bisogna fare di più per ridurre i costi di gestione e per favorire la mobilità dei clienti da una banca all?altra». Positiva anche la ricaduta sulle tasche dei consumatori della riforma dei passaggi di proprietà, per i quali non è più necessaria la firma autenticata dal notaio.

Dove il bilancio invece non è esaltante Bersani ha promesso interventi più incisivi, come per esempio nel campo dell?rc auto, o della violazione della concorrenza da parte della grande distribuzione. Tra i capitoli cui mettere mano, infine, il ministro ha citato la telefonia, con l?auspicata eliminazione dei costi di ricarica, e l?introduzione anche in Italia delle class action. Soddisfatte, nel complesso, le associazioni: «La fiducia dei consumatori aumenta, segno che le politiche attuate hanno colto le esigenze dei cittadini», ha detto il presidente del Movimento Consumatori, Lorenzo Miozzi, che ha aggiunto la necessità che provvedimenti come la class action e la riforma delle professioni siano presto approvati.

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