La riforma italiana ? è nata per chiudere i manicomi e perseguire un’istanza libertaria rispetto alla Follia. Soteria ? è nata come un’istanza ugualmente libertaria per liberare dal modello puramente medico farmacologico la Schizofrenia.
Entrambe le idee si sono sviluppate con luci e ombre: la riforma italiana a tutt’oggi è applicata a macchia di leopardo almeno nelle sue istanze pi? profonde, e Soteria è ?un modello che ha riscosso molte adesioni e talune opposizioni.
Anche in Italia esistono reparti ?no restraint?. In molti Paesi del Mondo c’è grande interesse per varie forme di alternativa all’ospedale psichiatrico e al reparto psichiatrico: in alcuni, (p.es egli USA, in CH,
nella RFT) esistono delle vere e proprie comunit? Soteria, in altri (UK, Irl, E, BIH, S) rilevanti esempi di superamento del modello manicomiale.
Da domani e fino a venerdì a Merano si terrà un convegno internazionale contro la costrizione, per fare il punto della situazione e verificare se e come il modello della Psichiatria Territoriale ed il modello Soteria si possono contaminare, sia per quanto riguarda strutture e programmi di cura che per la popolazione che ne usufruisce (non solo schizofrenici ma tutto l’ambito psicopatologico di cui si
occupa un servizio di salute mentale territorialmente competente).
Partciperanno, tra gli altri, Roberto Mezzina – Trieste, J.L. Roelandt – Lille (F), M. Morris – Birmingham (U.K.), D. Murray – Managhan (IRL), V. Flaker – Ljubljana (SLO).
Info: www.forumsalutementale.it
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