Salute

“Menti in corto”, il concorso per utenti e operatori di salute mentale

Raccontare il proprio territorio attraverso la sua cultura, le tradizioni e le origini che appartengono alla sua comunità. Lo potranno fare sia gli ospiti sia coloro che lavorano nelle strutture di salute mentale grazie al concorso nazionale "Menti in corto", promosso dalla Comunità terapeutica Assistita “Sentiero per la vita”. Ulteriore tappa del processo di cambiamento nei percorsi terapeutici-riabilitativi dei pazienti psichiatrici

di Gilda Sciortino

Parte dalla considerazione che l'arte, la danza, la musica, il cinema e il teatro vengono spesso utilizzati nella riabilitazione psichiatrica attraverso specifici percorsi laboratoriali, potenziando le risorse della persona e promuovendone di nuove.

Il fatto, poi, che nella prima edizione, “andata in onda” nel 2020, siano state 60 le opere realizzate un po’ in tutta Italia, ha fatto decidere di replicare “Menti in corto”, concorso nazionale di cortometraggi (max 15 minuti) promosso dalla Comunità Terapeutica Assistita “Sentiero per la vita” del gruppo imprenditoriale Xenia Salus s.r.l., si avvale della collaborazione di Intents s.r.l. e della sezione siciliana della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale.

“Dal Vecchio al Nuovo…. Almeno ci provo! Cartoline dal mio territorio tra origini e cambiamenti” il titolo dell’edizione 2023 al quale potranno partecipare gruppi formati da ospiti e operatori di CTA (Comunità Terapeutica Assistita), comunità alloggio, associazioni, cooperative, strutture residenziali e semi-residenziali o gruppi appositamente costituiti e formati da almeno 4 persone coordinati da operatori della salute mentale.

C'è tempo fino al 31 maggio per iscriversi gratuitamente al concorso, avendo poi tempo sino al 30 novembre per consegnare le opere.

I cortometraggi potranno trattare e raccontare: usi e costumi del proprio territorio, culture e tradizioni, origini, appartenenze, riti di passaggio e cambiamenti individuali e collettivi.

«Sicuramente doppio l’intento di “Menti in corto” – spiega Rosanna Nardo, presidente della Comunità Terapeutica Assistita “Sentiero per la Vita” – perché da una parte c’è l’attività legata alla creazione dei corti per il concorso; dall’altra, la realizzazione di una ricerca scientifica sull’efficacia terapeutica delle tecniche espressive nei percorsi terapeutici-riabilitativi dei pazienti psichiatrici. Questo per noi è l’aspetto più importante perché ci permette di promuovere e condividere con tutta la comunità scientifica, processi di cambiamento interno nei percorsi terapeutici-riabilitativi dei pazienti psichiatrici».

La realizzazione del cortometraggio diventa così occasione e banco di prova per promuovere il lavoro di rete, stimolare la creatività e le abilità artistiche e sociali di ciascun partecipante.

Ancora più ampio il progetto, il cui sguardo va oltre il concorso. Numerosi, infatti, mi suoi obiettivi che prevedono la possibilità di: potenziare l’empowerment sociale, come anche il senso di auto-efficacia e l’autostima nei partecipanti; potenziare il pensiero creativo, divergente e artistico; favorire modalità di comunicazione alternative attraverso l’espressione artistica; favorire la condivisione, la riflessione e l’elaborazione dei vissuti e delle esperienze di vita dei pazienti utilizzando il processo creativo nella realizzazione di un cortometraggio come “trigger”, uno “stimolo” che attiva i processi cognitivi ed emotivi connessi all’elaborazione dei vissuti; ridurre lo stigma sociale; favorire le reti relazionali formali e informali tra strutture, pazienti e professionisti della salute mentale; favorire la comunicazione e la partnership tra servizi, enti e strutture riabilitative.

Tornando, invece, a “Menti in corto”, va detto che la partecipazione prevede anche la somministrazione – prima dell’avvio dei lavori e a conclusione degli stessi – di un test per valutare eventuali effetti terapeutici nel potenziamento della recovery e dell’empowerment sociale nonché sullo stigma percepito. Sono previste anche call conference tra il gruppo pazienti/operatori della Comunità che promuove il progetto e ciascun gruppo partecipante, al fine di condividere lo status dei lavori per la realizzazione del cortometraggio, ma pure per facilitare la conoscenza e lo sviluppo di relazioni tra i partecipanti e favorire il lavoro di rete tra strutture e servizi che si occupano di riabilitazione psichiatrica.

L’iscrizione deve essere formalizzata entro e non oltre il 31 maggio 2023 compilando il modulo di iscrizione e la “Liberatoria e Trattamento dati” disponibili sul sito internet www.sentieroperlavita.it

I cortometraggi, invece, dovranno essere inviati entro e non oltre il 30 novembre 2023 all’indirizzo mail: mentiincorto.sentiero@gmail.com insieme a un Google modulo contenente un “questionario di monitoraggio” del progetto svolto. A esaminarli sarà una giuria tecnica, composta da operatori della salute mentale e del mondo del cinema, una giuria popolare e una mediatica che valuterà i lavori attraverso i canali social del concorso.

Le opere pervenute entro il 30 novembre 2023 saranno caricate sulla pagina YouTube ufficiale del progetto e pubblicate su una pagina Facebook del concorso e sul sito Internet www.sentieroperlavita.it. Saranno, quindi, sottoposte alla valutazione delle tre distinte giurie che daranno seguito a tre distinte classifiche che verranno rese note sulla pagina facebook del progetto. Il primo classificato, eletto da ciascuna Giuria, sarà premiato in occasione dell’evento conclusivo.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.