Welfare

Mense aziendali anti spreco: a Bologna recuperati 8500 pasti

Questi i risultati del progetto CiboAmico nel solo 2015, mentre dal 2009 l'iniziativa ha recuperato quasi 57.000 pasti, per un valore economico di oltre 228mila euro. I pasti completi - 35 al giorno - vengono poi donati a sei associazioni e comunità sul territorio

di Gabriella Meroni

Più di 8500 pasti recuperati, per un valore di oltre 36mila euro nel solo 2015. Sono questi i numeri del progetto CiboAmico, avviato a Bologna e presente in altre città emiliane per recuperare pasti preparati ma non consumati nelle mense aziendali e ridistribuire il cibo buono e commestibile a persone in situazione di difficoltà, attraverso sei associazioni che operano sul territorio e che gestiscono strutture d’assistenza in cui sono ospitate circa 130 persone.

L’attività è stata realizzata con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione di Elior, società che gestisce le mense di Hera, partecipanti all’iniziativa. In sei anni dal lancio, inoltre, CiboAmico ha recuperato quasi 57.000 pasti, per un valore economico complessivo che ha superato i 228.000 euro.

Attiva nelle mense Hera di Bologna, Imola, Rimini e Ferrara, l’iniziativa contribuisce alla prevenzione della produzione di rifiuti, al riutilizzo delle eccedenze e al risparmio di risorse, come acqua, energia e terreno, necessarie alla loro produzione. L’impatto ambientale è infatti pari a 57.174 m3 di acqua risparmiata e 53 cassonetti di rifiuti evitati. Il progetto, inoltre, permette alle onlus un risparmio economico che rende loro possibile investire le risorse così liberate in altre iniziative: nel 2015 il valore economico dei pasti donati alle onlus nel bolognese è stato, infatti, pari a oltre 16.400 euro.

Destinataria principale è stata l’Opera di Padre Marella, che utilizza gli alimenti nella struttura bolognese chiamata “Pronto soccorso sociale”, rivolta ad adulti in stato di disagio, e nella Comunità terapeutica di Cadriano. Inoltre, nel 2015, ha beneficiato di CiboAmico anche la Comunità Arcobaleno dell’Associazione Arca, a Granarolo.

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