Sostenibilità

Meno male, hanno salvato il Nebbione

Sarà perché conosco il professor Calabrese, sarà perché mi occupo di cibo e vino, ma ogni volta che Porta a Porta mette uno contro l’altro sulla questione delle diete...

di Paolo Massobrio

Sarà perché conosco il professor Calabrese, sarà perché mi occupo di cibo e vino, ma ogni volta che Porta a Porta mette uno contro l?altro sulla questione delle diete, la gente viene dal sottoscritto a commentare la puntata. Ora, non seguendo la tv, non rimane che farsi raccontare come è andata e alla fine della chiacchierata la sensazione è che si sia spettacolarizzato qualcosa sulla nostra pelle. Vi ricordate la questione dei tumori e di quel professore, Di Bella, che aveva scoperto una strada alternativa alle tecniche consolidate? Be?, è andato in pasto al video e la conseguenza è stata che la gente si sentiva di consigliare la cura Di Bella piuttosto che la chemioterapia, come se parlasse della scelta di un caffè. Davanti a tutto questo sembra che la verità sia andata a farsi benedire. Ci sono specialisti che devono affrontare pazienti che sanno tutto sulla loro patologia e chiedono solo cosa fare tra una serie di soluzioni apprese da internet. È il sapere degli ignoranti, che molto spesso si rivolgono ad altri ignoranti, i medici stessi, che hanno specializzazioni su un particolare ma non sul tutto. In agricoltura è uguale. Bisognerebbe chiederlo a Gino Girolomoni di Alce Nero o a chi s?è messo nella biodinamica. C?è infatti un modo per concepire il lavoro agricolo che abbraccia l?insieme della natura e non parte solo dalla superficie (superficiale si dice per l?appunto) del pezzetto di terra. Una volta questo si sapeva, oggi è diventato relativo.

E a proposito di Girolomoni, lui non sa che è iniziato un silenzioso ma efficace tam tam per avere in casa un pacco di Nebbione, ovvero di quel riso raro prodotto nella piana Vercellese, che sarebbe anche meglio del Carnaroli. Lui lo ha salvato dall?oblìo, acquistando la produzione di due aziende agricole (Manzo e Tinarelli) e imponendo a quel riso l?affinamento per almeno un anno. Chi l?ha provato, anche tra gli chef, è rimasto colpito. Eppure il Nebbione c?era dal 1936 e stava andando in estinzione. Quante cose vivaddio non si sanno più. E dire che abbiamo internet…

Alce Nero – via Strada delle Valli 21, Isola del Piano (PU) – tel. 0721.720221


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA