Non profit

Meno male che c’è Antonio Ricci

Un commento sul livello della televisione in questo periodo.

di Riccardo Bonacina

Caro direttore, non se ne può più di questa televisione. Non ne posso più di Alda D?Eusanio, e delle finte storie pietose che infarciscono il palinsesto tv in tutte le reti. Non reggo più Maurizio Costanzo in salsa new age. Mi arrabbio ogni volta che vedo i miei figli davanti ad Amici di Maria De Filippi. Non parliamo poi dell?informazione ridotta alla salottologia di Bruno Vespa, gran cerimoniere per politici e soubrettes, con il suo Porta a Porta. Certo, c?è lo sparagnino Floris su Raitre, ma che c?è di nuovo, se non la faccia? È una tv che ha perso pezzi e che si è addirittura messa a sospendere ciò che non garba. Rifugiarsi su La7 con Ferrara o Lerner. Che bella novità! Non c?è davvero alternativa visibile, i soliti noti, anzi qualcuno in meno. Ma anche la qualità dei programmi e del racconto televisivo è in caduta libera. Persino il volontariato e il buon cuore sono diventati ingredienti della finzione e delle patacche televisive. Che dire poi della rissa a favore d?audience tra Bonolis e Ricci? Non pensa si sia toccato il fondo dell?oscenità? Carla Rittieri, Ostuni Carissima Carla, condivido quasi tutto della sua lettera. Per quanto poco io guardi la tv (se non in ore tarde) la sua mi sembra una sensazione diffusa e condivisibile: siamo di fronte a un palinsesto unico dominato dai mandarini da lei nominati. Reportage, inchieste, grandi racconti televisivi, servizi giornalistici, se si escludono poche isole assediate sono davvero spariti. Un palinsesto unico in cui più ancora di Berlusconi pesa una casa di produzione italo-olandese, Aran Endemol. Una società che con quella di Bibi Ballandi sforna prime serate, format e show in grado di prosciugare almeno il 50% dei soldi dei contribuenti versati come canone Rai! Riguardo allo scontro tra Antonio Ricci (e con lui Greggio e Iacchetti) e Paolo Bonolis, senza dubbio esagerato, mi lasci spendere qualche riga su Ricci e i suoi. Meno male che esistono, meno male che ogni sera ci avvertono sulla quantità di finzione e di perversione degli occhi umidi, delle finte passioni e tradimenti, persino della finta solidarietà (clamoroso il caso del figurante di Unomattina, Cristian Pandolfino, spacciato come volontario a un disabile vero! Pazzesco!). Mi lasci dire, cara Carla, meno male che ci sono ancora Striscia la notizia, Le Iene e Blob, vere isole di igiene televisivo. Da somministrare anche ai più piccoli.


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