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Memorie di un soldato bambino

È la prima volta che un soldato bambino si mostra capace di dar voce letteraria a uno dei più angoscianti fenomeni della fine del XX secolo: la comparsa del guerriero-assassino adolescente

di Joshua Massarenti

Memorie di un soldato bambino
di Ishmael Beah
Neri Pozza, pp. 256, euro 15,50

«È la prima volta che un soldato bambino si mostra capace di dar voce letteraria a uno dei più angoscianti fenomeni della fine del XX secolo: la comparsa del guerriero-assassino adolescente». William Boyd, noto per essere uno dei più grandi scrittori inglesi viventi, coglie appieno quello che è la chiave dell?incredibile percorso di Ishmael Beah: sensibilizzare centinaia di migliaia di lettori in tutto il mondo attraverso la testimonianza di un bambino soldato sierraleonese che, se non fosse stato per le sue doti narrative straordinarie, avrebbe al massimo trovato spazio tra gli archivi delle Nazioni Unite sotto la voce ?Africa: infanzia perduta?. E invece no. Il merito di questo ragazzo sta nello sguardo nitido che ha saputo portare su una guerra, quella della Sierra Leone, fra le più sanguinose degli ultimi vent?anni. Una guerra in cui emergono in modo cruento i limiti e le contraddizioni dell?essere umano. Non soltanto dei bambini soldato, ma anche di chi è votato a salvarli.

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