Politica
Memorandum sulla povertà: Parlamento sempre coinvolto, sul decreto faremo prestissimo
Nel video tutti gli interventi di questa giornata storica. «Daremo un parere molto rapidamente, poiché siamo stati coinvolti sempre, su deleghe così complesse è fondamentale, auspico davvero che il metodo inaugurato su questo tema possa essere replicato», afferma Annamaria Parente, relatrice del ddl povertà in Senato.
di Redazione
«Anche sul metodo è stato fatto qualcosa di veramente innovativo. Non c'è stata rivendicazione, c'è stata una grande capacità di elaborazione»: così il Ministro Giuliano Poletti oggi, alla firma del Memorandum d’intesa sul Reddito di inclusione (nel video sotto tutti i discorsi). Un metodo fatto di «lavoro sinergico», racconta Annamaria Parente, senatrice Pd, che è stata relatrice del disegno di legge delega e che ha consentito di mettere a punto dei decreti attuativi che oggi sono già in visione alla Ragioneria e su cui quando arriveranno in Parlamento «daremo un parere molto rapidamente, poiché siamo stati coinvolti sempre, su deleghe così complesse è fondamentale, auspico davvero che il metodo inaugurato su questo tema possa essere replicato». Il Senato dopo l’esito del referendum di dicembre approvò il testo della delega così come era stato licenziato dalla Camera, benché ci fossero ancora punti critici e passibili di essere migliorati: si fece la scelta di chiudere in tempi brevi, per arrivare ad avere davvero per la prima volta una misura nazionale strutturale contro la povertà. Ma ora? «Nel decreto le criticità sono state sanate, a cominciare dall’introduzione dell’Irs accanto all’Isee e dal sostegno dato ai servizi dei territori, il perno del percorso di accompagnamento per l’uscita dalla povertà che è la vera novità del REI», spiega Parente. «Per attuare davvero questa legge, serve un grande sforzo per animare i territori e per costruire le equipe multidisciplinari: Io stessa, da relatrice della delega in Senato, ho cominciato in queste settimane un viaggio di ascolto delle realtà locali per rendere davvero attuativa la riforma e molti altri incontri farò nei prossimi giorni: per fare uscire le persone, i loro figli e le famiglie dalla povertà ora occorre una grande collaborazione tra associazioni e servizi pubblici sui territori».
Anche Ileana Piazzoni (Pd), relatrice alla Camera del ddl sulla povertà, era presente questa mattina alla firma del Memorandum: «particolarmente importanti – spiega la deputata – sono l'introduzione, accanto all’Isee, di una soglia di accesso legata alla sola componente reddituale, che permette di modulare in maniera più equa la misura del sostegno, nonché la previsione di un finanziamento certo e strutturale dei servizi: obiettivo della misura infatti è quello di realizzare percorsi di inclusione sociale e lavorativa, un traguardo raggiungibile con il potenziamento della rete territoriale dei servizi sociali e dei centri per l’impiego, con la prevista trasformazione di questi ultimi in centri per l’impiego e l’inclusione. La gestione associata della misura a livello degli ambiti sociali permetterà, inoltre, una maggiore efficacia degli interventi, valorizzando le migliori competenze e risorse che il nostro sistema di welfare possiede a livello di programmazione e gestione dei servizi. L’accordo siglato oggi rappresenta un piano concreto di azione: mettiamoci ora tutti al lavoro per realizzare gli impegni presi, nella convinzione di aver compiuto un passo decisivo nella lotta alla povertà».
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