Economia

Meglio affidare le foreste alle popolazioni locali

Lo dice uno studio dell’University of Illinois

di Redazione

Le foreste affidate alla cura delle popolazioni locali si conservano meglio di quelle controllate direttamente dai governi. È questo il risultato a cui è arrivato uno studio che ha monitorato 80 aree boschive in tutto il mondo per 15 anni. Solo il 10% delle foreste, dall’Himalaya al Madagascar, sono gestite dalle comunità locali perché si crede che vengano distrutte per bruciare la legna e creare pascoli. In realtà non è così secondo lo studio di Ashwini Chhatre della University of Illinois, ripreso dal New Scientist. Insieme al collega Arun Agrawal, infatti, ha analizzato i dati sulla riduzione di anidride carbonica, che viene stimata sulla base delle dimensioni e del numero di piante presenti nella foresta. Un lavoro complicato che ha dimostrato che un ettaro di foresta tropicale gestita dalle popolazioni locali distrugge più anidride carbonica di quanto avviene quando la stessa è gestita dagli Stati. Un principio, con qualche eccezione, che sembra però essere in contrasto con l’intenzione delle Nazioni Unite di finanziare gli Stati per proteggere le foreste nell’ambito del programma REED (Reduced Emissions from Deforestation and Forest Degradation) che verrà proposto al prossimo meeting sul cambiamento climatico di Copenhagen a dicembre. 

 


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