Cultura

Meeting. Regole e ruoli nel sistema economico

Tre protagonisti del sistema bancario - Corrado Passera, Alessandro Profumo e Roberto Mazzotta - parlano della situazione economica

di Antonietta Nembri

Da Rimini Più che regole, ruoli. Ovvero tre protagonisti del sistema bancario in Italia alle prese con alcune domande sulla situazione attuale dell?economia italiana. E? questo quello di cui si è discusso oggi al Meeting in un incontro che ha avuto come protagonisti Corrado Passera (Ceo e Ad di Banca Intesa); Alessandro Profumo (Ad di Unicredit) e Roberto Mazzotta (presidente della Banca Popolare di Milano). A loro sono stati posti quesiti sia sulla situazione economica e su quanto si possa fare per farla ripartire, sia che cosa possano fare le banche e il sistema finanziario per aiutare le imprese. A loro è stato pure chiesto se, di fronte alla crisi di alcune aziende (si pensi ai casi Cirio e Parmalat) e alla fragilità del sistema creditizio, ci si debba aspettare una maggiore regolamentazione o auspicare una maggiore assunzione di responsabilità da parte degli interlocutori sociali in gioco. ?Si sono verificati degli scandali, ma di fronte a questi non si è reagito efficacemente riflettendo in maniera seria sulla necessità di un aggiornamento dei sistemi di controllo? è questo il pensiero di Mazzotta. Che alla domanda: che fare ritiene si possa rispondere nel non fare generalizzazioni nell?attribuzione di colpe, per evitare di distruggere la fiducia degli investitori, così come occorre rivedere la regolamentazione in materia fallimentare. Inoltre, i grossi intermediari finanziari debbono fare i conti con un mercato caratterizzato da un basso spessore capitalistico e da un azionariato debole. Infine, il sistema locale delle banche deve specializzarsi, devono divenire banche di territorio, diversificandosi da un punto di vista funzionale e operativo. Passera ha richiamato l?attenzione sulla necessità di meno regole, ma migliori: il nostro è un paese caratterizzato da un impianto normativo complesso e strutturato su troppi livelli. Ci sono regole che hanno bisogno di una semplificazione e un aggiornamento come la legge fallimentare e la regolamentazione del non profit: leggi importanti che esigono una continuità attraverso le varie legislature. Quand?anche le regole fossero buone, se manca una cultura delle regole non si va avanti ? ha rilevato Passera ? sono necessari, quindi il rispetto delle regole, l?esistenza di controllori e di sanzioni rapide e incisive. ?La cultura della responsabilità dipende da ognuno di noi?, ha sostenuto aggiungendo che una banca deve esser capace di dire dei ?no? a operare in certi settori e con certi Paesi; deve essere vicina ai clienti anche nei momenti difficili, trovando soluzioni per aiutare aziende a crescere e a evitare crisi; infine deve aprirsi al terzo settore e a settori che tradizionalmente hanno avuto più difficoltà ad accedere al credito, come immigrati e studenti. Profumo da parte sua ha insistito sulla necessità di puntare su un sistema di valori più che di regole, aumentando le sanzioni dal punto di vista reputazionale, riflettendo sulla responsabilità sociale di impresa e sui valori che la caratterizzano e sulla necessità di dotarsi di un codice etico. Ha infine invitato a non generalizzare nel giudizio di condanna del sistema creditizio: ci sono stati errori e comportamenti scorretti, ma il ruolo delle banche è fondamentale e utile al nostro Paese per dare nuovo impulso all?economia.


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