Famiglia

Meeting, non profit enogastronomico cresce

Il Club Papillon di Paolo Massobrio apre in tutta Italia

di Giampaolo Cerri

Molti la considerano la risposta moderata a Arci Gola, ma l’enogastronomo Paolo Massobrio non accetta riduzioni. Certo che il suo Club Papillon, associazione non profit che si occupa di buona tavola, ha in programma di crescere ancora (già migliaia sono gli iscritti in Piemonte e in altre aree).
Adesso i Club aprono in tutta Italia. “Le condizioni per aprire”, dice Massobrio, “sono la pubblicazione di un foglio che osservi e descriva il territorio, la qualità del prodotto, l’uomo che c’è dietro; insomma la cultura e il gusto per il bello e il buono che ci sono dietro i prodotto che il club individua, segue e valorizza”. Altra caratteristica “obbligatoria” è l’organizzazione di una giornata “di resistenza umana”, nel corso della quale, attorno a un prodotto individuato, il club pone a tema la bellezza (con letture, allestimenti teatrali) che facciano emergere l’umanità di un lavoro e di un territorio.
A tenere a battesimo la seconda nascita di Papillon, il critico gastronomico Edoardo Raspelli (che collabora al Golosario, la guida del Club) e lo scrittore Luca Doninelli, protagonista di molte giornate di resistenza umana.

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