Cultura

Meeting: giovani, basta politica e G8

Secondo un sondaggio i ciellini amano discutere di scuola e lavoro. Per la prossima edizione vorrebbero Celentano e Bertinotti. Scalfari e Lerner battono Ferrara

di Giampaolo Cerri

Da Rimini – Il Meeting? Meglio di una vacanza per oltre 1 giovane su 2 tanto che per di esserci il 44% rinuncia volentieri alle proprie ferie. Oltre 1 su 5 vorrebbe invitare un amico “giottino” ma c’è anche chi porterebbe al Meeting professori e capo ufficio. Divertimento (58%), nessun bigottismo (49%), possibili “fidanzamenti” (32%) e cultura meglio che nelle aule e tra i banchi (26%): ecco i plus della kermesse riminese. E i temi culto? Bioetica (67%), scuola (57%), fede e lavoro. In ribasso politica e new economy, assolutamente out le polemiche intorno al G8. E il grande assente? E’ il caso Milingo?. E tra i personaggi da invitare l’anno prossimo? Celentano, Bertinotti, Luttazzi, Baggio e Eugenio Scalfari.
Questi alcuni dei dati emersi da un’inchiesta di SAT 2000, la tv satellitare dei cattolici italiani, presente quest’anno per la prima volta al Meeting, che ha raccolto, con un questionario, l’opinione di 397 giovani (194 ragazzi – 202 ragazze) partecipanti all’evento.
Tra coloro che per vari motivi non sono al Meeting, chi i giovani che affollano in questi giorni i padiglioni della fiera avrebbero voluto accanto a loro in questa esperienza? Uno su quattro (24%) – secondo la ricerca – avrebbe voluto condividerla “con un amico/amica che pensa che il Meeting sia noioso e bigotto”. Oltre uno su cinque (21%) sarebbe stato felice di essere Rimini “con i compagni di scuola o con gli amici che si riconoscono nella lotta anti-global”: “qui c’è spazio per tutti” dichiara qualche intervistato, e confrontarsi umanamente con posizioni diverse, senza pregiudizi, aiuta tutti a crescere e a capire meglio i fatti di questi mesi. Un buon 17% di giovani avrebbe volentieri condiviso il Meeting “con i propri professori di scuola o università”: “sia con quelli che ci stimano e ascoltano che con quelli che ci ignorano, boicottano o deridono senza cercare di conoscere un po’ la nostra esperienza” risponde qualcuno.
Una volta al Meeting i giovani, e non solo loro, si trovano di fronte a decine e decine di proposte di approfondimento umano, culturale, religioso e politico. Quale la top ten delle tematiche di quest’anno? Ai primi posti niente G8, globalizzazione, politica o Milingo. Quasi 7 su 10 (67%) chiedono di capire meglio e di ascoltare un giudizio chiaro su “bioetica, genetica e ricerca scientifica”. A sorpresa, al secondo posto, i giovani del Meeting dichiarano di essere interessati “alla scuola e al suo futuro” (57%). Oltre uno su due è attratto “dalle riflessioni sul titolo del Meeting (Tutta la vita chiede l’eternità) e sulle ragioni della fede” (52%). Diretti interessati al tema, 2 su 5 vogliono sapere di più “sul futuro del mercato del lavoro? (41%)”. “Le ideologie e il potere nella nostra società” è un aspetto delle tematiche del Meeting che oltre 1 giovane su 3 vuole approfondire, così come il tema della “solidarietà, del non-profit e dello Stato sociale” (32%). Numerosi coloro che ci tengono a conoscere di più, grazie al Meeting, “l’arte, la creatività e le espressioni dell’umano? (29%), così come 1 su quattro (25%) si dichiara fortemente attratto da tutto ciò che aiuta ad approfondire la conoscenza “della Chiesa e dei suoi testimoni ieri e oggi”. Non propriamente in pole-position, tra gli interessi sentiti come più intensi dei giovani della Kermesse riminese, “la politica e il governo” (19%) anche se agli incontri sul tema sono accorsi in centinaia. “G8 e globalizzazione” decisamente in basso nella classifica dei temi “cult” dei ragazzi del Meeting: appassionano in modo particolare solo il 12% degli intervistati. In coda “new economy e telecomunicazioni” (8%), in parte in linea con l’andamento del mercato e in contro-tendenza rispetto agli ultimi anni.
E tra i personaggi non presenti in questa edizione o mai venuti al Meeting, quali i giovani vorrebbero vedere e ascoltare, o animare un dibattito, un incontro, una testimonianza? Al primo posto, secondo l’indagine di SAT 2000, il mitico “molleggiato”, Adriano Celentano: lo indica il 20% degli intervistati. “E’ uno capace di stupire con intelligenza” dicono alcuni – “di provocare nel bene e nel male su temi che molti hanno paura di affrontare, fuori dagli schemi e dai luoghi comuni”. A sorpresa, sarebbe piaciuto ai ragazzi del Meeting un incontro con Fausto Bertinotti (18%): “comunque la pensi” commentano “chi viene a confrontarsi e a portare qui la sua esperienza è un grande”; “sarebbe un gran bel match” dichiarano altri. Ma c’è un altro nome inaspettato: quello di Daniele Luttazzi (14%): ad alcuni piacerebbe “si confrontasse seriamente, per una volta, con la fede e con le nostre idee”; altri lo vorrebbero “in un dibattito con l’impeto dialettico di Giorgio Vittadini? nella speranza di vederlo zittito o messo in difficoltà. L’11% dei giovani sarebbe entusiasta di un incontro con Roberto Baggio: “un genio del calcio: ha anche lui qualcosa di religioso da comunicare, come tutti i geni”; e altri “è simpatico, è un grande, è un mito di molti giovani, e poi da buddista potrebbe confrontarsi con la ragionevolezza della fede cristiana”. Seguono, tra i personaggi che i ragazzi del Meeting vorrebbero vedere l’anno prossimo, ben tre grandi giornalisti: Gad Lerner (10%), “è uno libero, aperto al senso religioso, un amico”; a pari merito però con “il non proprio amico” Eugenio Scalfari (10%) “uno più lontano dalla Chiesa forse non esiste” dichiarano “ma è uno intelligente, qui da noi potrebbe aiutare a tirar fuori i discorsi che ci stanno più a cuore”. Lerner e Scalfari battono a sorpresa Giuliano Ferrara, comunque piazzato con un 8%.

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