Cultura
Meeting. Cl ricompone l’unità dei cattolici?
Cl e Azione cattolica siglano una "storica" pace tra i due movimenti dopo anni di incomprensioni, sotto gli auspici del segretario della Cei Betori
Rimini. Dal nostro inviato.
Ricomporre l’identità dei cattolici in politica, possibilmente andando oltre gli schieramenti e le fazioni. Ci ha provato il meeting di Cl di quest’anno e, per dare il buon esempio, i ciellini hanno praticamente fatto pace con ‘i colleghi’ dell’Azione Cattolica, nel nome della “maturazione delle associazioni del laicato”. Una pace ‘benedetta’ dal segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Betori, che dal palco della Fiera di Rimini ha invitato tutti i movimenti cattolici a non lasciarsi andare a derive frammentariste. Il tema dell’unità, sia in politica che fra movimenti ecclesiali, è un tema tema è stato ripreso più volte anche da Raffaello Vignali, presidente della Compagnia delle Opere: “Riformisti uniti oltre gli schieramenti” s’intitolava il titolo di un suo intervento. “I riformisti – sostiene infatti Vignali – sono coloro che partono dalla realtà, non da ideologie precostituite. Non ci interessa chi comanda: ci interessa vivere. Per questa ragione abbiamo sottolineato la necessità che le forze politiche affrontino unite i problemi reali del paese, tenendo ferma e nitida la salvaguardia del bene comune”. Ma non è solo il riavvicinamento ad Ac ciò che di ‘politico’ è avvenuto al Meeting. Cl ha infatti lanciato due messaggi forti, che di fatto ne segnano la ripresa dell’attività ‘politica’: l’appello all’unità di tutti i riformisti e la richiesta di un referendum nazionale sul progetto di Costituzione europea che verrà firmata a Roma, perchè trascura le radici giudaico-cristiane del Vecchio Continente ed è “considerata addirittura un attentato alla democrazia e alla libertà.
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