Cultura

Medio Oriente: Vaticano, due stati e accesso a Betlemme

La Santa Sede ha nuovamente chiesto a Israele l'istituzione di due Stati per risolvere il conflitto in Medio Oriente.

di Redazione

La Santa Sede ha nuovamente chiesto a Israele l’istituzione di due Stati per risolvere il conflitto in Medio Oriente, ”libero accesso” a Betlemme in occasione del Natale, l’applicazione dell’Accordo fondamentale del 1993 fra Vaticano e Israele che diede il via alle relazioni diplomatiche. Sono stati questi i temi affrontati negli incontri che il presidente israeliano Moshe Katsav ha avuto stamane con Giovanni Paolo II e con il segretario di Stato Angelo Sodano, secondo quanto dichiarato dal portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls.

”Negli incontri -si legge nella dichiarazione di Navarro Valls- si sono esaminati i rapporti attuali fra Israele e la Santa Sede alla luce del ‘Fundamental Agreement’ del 1993. Particolare esame e’ stato riservato all’opportunita’ di intensificare la collaborazione in campo culturale”. ”Sulla drammatica situazione esistente in Terra Santa, vi e’ stato poi un colloquio approfondito in cui ognuna delle due Parti ha esposto il suo punto di vista”. ”All’illustre ospite -prosegue la nota- e’ stata nuovamente illustrata la posizione della Santa Sede favorevole all’esistenza e alla collaborazione fra due Stati, Israele e Palestina, con la necessita’ di giungere ad una rapida conclusione del conflitto in corso. In particolare, si e’ rivolto un appello per il libero accesso a Betlemme in occasione delle celebrazioni delle prossime feste natalizie”. Nei colloqui con la Segreteria di Stato ha fatto il suo esordio oggi accanto al cardinale Sodano il nuovo ‘vice-ministro degli Esteri’ vaticano che ha sostituito mons. Celestino Migliore, il sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati mons. Pietro Parolin. Per Israele era presente con il capo di Stato Katsav anche l’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Yossef Neville Lamdan.

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