Welfare

Medicina: primo trapianto di rene ad Hanoi grazie al Bambino Gesù

Per la prima volta i medici vietnamiti dell'Ospedale pediatrico più importante del paese hanno operato un bambino in autonomia dopo aver acquisito tecniche e competenze grazie alla collaborazione del nosocomio romano, che dura da tre anni

di Gabriella Meroni

"Questa esperienza è stata una delle cose più belle che mi potesse capitare. Mi ha formato come medico e segnato profondamente come uomo. Quando sarò vecchio potrò guardare a questa esperienza come una delle cose buone che mi è capitata nella vita" così il dottor Luca Dello Strologo, responsabile di Clinica del Trapianto Renale dell'Ospedale Bambino Gesù, ha commentato l'importante traguardo raggiunto dall'ospedale NPH di Hanoi e dal Bambino Gesù: per la prima volta infatti medici vietnamiti hanno effettuato, senza la supervisione diretta dei medici dell'Ospedale romano, un trapianto su un bambino di 13 anni in dialisi da due anni a causa di una sindrome nefrosica corticoresistente.

Le due strutture collaborano dal 2013, quando fu avviato il progetto Urologia Pediatrica e Trapianto Renale su paziente pediatrico, con lo scopo di formare il personale medico e infermieristico locale in Urologia Pediatrica. All'interno dell'NHP cambogiano è stato realizzato un nuovo reparto del Bambino Gesù con 30 letti di degenza, ambulatori dedicati e una stanza attrezzata per i piccoli pazienti trapiantati. Nel marzo 2014 i medici del Bambino Gesù, tra cui il dottor Dello Strologo, erano volati ad Hanoi e hanno potuto trattare chirurgicamente altri 20 bambini con gravi problemi urologici e selezionare 4 piccoli pazienti con insufficienza renale da sottoporre a trapianto di rene. Il National Hospital for Pediatrics è il più importante ospedale pediatrico del Vietnam. La collaborazione con le Missioni Internazionali del Bambino Gesù ha consentito di sviluppare e condividere esperienze tecniche e scientifiche in diversi campi medici, attraverso programmi di formazione, acquisizione di nuove competenze e aggiornamento per lo staff medico locale. Tanto che oggi, per la prima volta, i medici vietnamiti hanno operato in autonomia, dopo aver condiviso in via telematica con Roma il protocollo di trattamento e di gestione del paziente.

"L'intervento è andato molto bene", continua Dello Strologo. "Il bambino ha ripreso subito le sue normali attività fisiologiche e non c'è stata necessità di dialisi, né prima né dopo l'intervento. Abbiamo avuto modo di condividere l'intero trapianto per via telematica e siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dai medici". Sia il piccolo che la mamma, che ha donato il rene al figlio, stanno bene. "Il trapianto è stato un grande successo. Questo tipo di interventi deve essere fatto in maniera integrata, a livello multidisciplinare, e la buona riuscita dell'operazione dimostra che con questo progetto è stato possibile raggiungere un importante obiettivo, in Vietnam: rendere realtà i trapianti e dare una speranza ai bambini che vivono lì".

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