Salute

Medici volontari, 150 visite gratis ogni giorno

Il 5 dicembre a Milano, per gli Stati Generali del volontariato in Sanità, ci saranno anche i 170 medici volontari dell'ambulatorio di Opera San Francesco per i Poveri

di Sara De Carli

Anche l’Italia ha fame di medici volontari. Giovedì a Milano agli Stati generali del Volontariato in Sanità, ci saranno anche i 170 medici volontari di Opera San Francesco per i Poveri. Nel 2012 hanno fatto oltre 37mila visite gratuite, al ritmo di 150 pazienti al giorno: dal medico di base agli specialisti, dal dentista (per cui c’è una richiesta enorme) alla farmacia. Negli ambulatori di Opera San Francesco tutto parla di «dare dignità ai poveri» e di una «attenzione non standard ma singola», a cominciare dalla strumentazione e dagli ambienti curati: «è impensabile che siccome si tratta di volontariato e di cure gratuite, i pazienti si debbano accontentare di “scarti”», dice il professor Mario Bergonzi, il direttore sanitario. «Sono qui da 25 anni, all’inizio stavamo in due stanze: negli anni grazie alla disponibilità dei frati cappuccini questo servizio si è sviluppato in maniera incredibile, in senso quantitativo e qualitativo. Le nuove strutture, in cui ci siamo trasferiti tre anni fa, vanno già strette per un bisogno in continua crescita». 

L’ambulatorio offre visite di medicina di base senza prenotazione, esami interni, visite specialistiche, cure odontoiatriche e un servizio di farmacia. Il 90% dei pazienti sono stranieri senza permesso di soggiorno: «siamo nati per loro, persone che alle cure sanitarie non avrebbero alcun accesso al di fuori del pronto soccorso. Sarebbe bello se la sanità pubblica potesse prendersi cura anche di loro, ma è impossibile con la sanità in affanno che oggi abbiamo», spiega Bergonzi. Il 10% però sono italiani in povertà: «pochi anni fa gli italiani erano il 2%, in prevalenza homless. Sono aumentati tantissimo, tant’è che abbiamo deciso di dare anche a loro i servizi di odontoiatria, farmacia, psicologia e psichiatria».
Ma perché un medico si rimette il camice per fare il volontario? «Abbiamo di tutto, dal primario in pensione al giovane laureato entusiasta della professione, fino al medico di mezza età che magari è un po’ stanco e demotivato. Non chiediamo un impegno minimo, ma la fedeltà all’impegno preso. Abbiamo già una trentina di volontari in stand by, gli spazi sono già stretti, come le dicevo. Però se arrivassero nuovi dentisti sarebbe bello, abbiamo moltissime richieste».

 


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