Volontariato
Medici senza segreti
Un biglietto da visita, nel quale il medico scrive il curriculum professionale. Per farsi conoscere e convincere il paziente a restare con lui.
Dimmi come mi curi e ti dirò che medico sei. Potrebbe essere questo lo slogan scelto dalla Simg, la società dei medici di medicina generale, per presentare la proposta della scheda informativa che il dottore dovrebbe consegnare al proprio paziente. Un ?biglietto da visita?, contenente le competenze e le specializzazioni del professionista, per lasciare al cittadino la possibilità di scegliere se restare con lui o affidare la salute del proprio corpo e della propria anima a qualcun altro.
In Italia, infatti, pochissime persone sanno che cambiare il medico di famiglia non solo è un diritto ma è anche facile in quanto previsto dalla legge. Secondo stime recenti, diffuse dall?Istat, i cittadini che ogni anno cambiano dottore non superano l?1 per cento del totale. Questo, secondo il dottor Ovidio Brignoli, medico di Brescia e segretario nazionale della Simg, accade perché «oltre a essere sconosciuti ai più i meccanismi per la revoca, effettuabile presso tutte le Aziende sanitarie locali, il paziente ha la tendenza a rimanere legato al suo medico di base, per la paura di cadere dalla ?padella nella brace?.
Nel momento in cui il cittadino sceglie il medico di famiglia sa poco o nulla del dottore in questione e questo accadrebbe anche in una seconda scelta, a meno che, e qui si inserisce la proposta del ?biglietto da visita? Simg, non si abbia la possibilità di sapere alcuni dati essenziali sul medico.
Attualmente la ricerca di un nuovo medico non è motivata dalla speranza di trovare un dottore maggiormente affidabile ma molto più spesso dal cambiamento di domicilio. «Eppure», afferma dati alla mano il professor Claudio Bosio, psicologo dell?Università statale di Milano, «circa un quarto degli italiani pensa che il servizio offerto dal medico di famiglia sia appena sufficiente se non addirittura scadente. Dunque si resta fedeli in nome di una relazione personale ormai consolidata e perché fino ad oggi metodi per valutare le reali capacità di un medico di base non ce ne sono».
Da oggi, quindi, i pazienti potrebbero avere una carta in più per giudicare l?affidabilità del proprio medico di famiglia. Di una vera e propria carta di auto certificazione dell?operato del medico di base, si parla infatti nella proposta fatta dal dottor Alberto Donizetti attualmente dirigente della Asl 39 di Milano e membro del Consiglio superiore di Sanità, accolta dalla Simg, società italiana di medicina generale.
Ma come sarà fatta la ?medico-card?? Basterà una sorta di biglietto da visita, oppure sarà necessario esporre il proprio curriculum, in bella vista, nella sala d?aspetto?
Per ora si sa soltanto che la carta in questione prevede l?obbligo, per il medico, di compilare una scheda informativa sulla propria attività e sulla propria persona. «Le eventuali specializzazioni, la partecipazione a programmi di prevenzione, gli orari di visita, le attrezzature presenti nello studio: tutte queste notizie», afferma il dottor Donizetti, «dovranno comparire nella scheda informativa».
Adesso le linee guida proposte dall?ideatore della scheda informativa, se saranno ritenute appropriate dalle associazioni sindacali dei medici (la Fimg e la Snavi per citarne solo un paio) dovranno essere adottate in primo luogo dai dottori di base e dalle Aziende sanitarie locali. «Il rischio», afferma Brignoli, «è che si crei una sorta di concorrenza tra medici. Una concorrenza non basata su criteri puramente scientifici. Dire che un medico è più bravo di un altro perché tiene lo studio aperto dodici ore può essere fuorviante e pericoloso. La proposta della carta di presentazione del medico», conclude Brignoli, «già messa in pratica negli Stati Uniti e che segue l?esempio di diversi Paesi europei (in Francia, Germania, Olanda il cittadino non ha l?obbligo di avere un unico dottore di base) tende a qualificare il ruolo del medico di famiglia, lasciando ai cittadini la libertà di scegliere il proprio tutore sanitario».
Per informazioni rivolgersi alla Società italiana medicina generale (Simg), tel: 055/284030.
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