Welfare

Medici salva bimbi col cuore malato

L’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo va incontro al desiderio di vita dei bambini affetti da cardiopatia

di Laura Berra

Ogni anno, nel mondo, almeno 500 mila bambini nascono con il cuore malato. L?associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo va incontro al desiderio di vita dei bambini affetti da cardiopatia, soprattutto se nati in Paesi del Terzo Mondo. È proprio questo, infatti, l?obiettivo dell?associazione nata a Milano nel 1992: salvare la vita a questi piccoli che patologie congenite e condizioni di sviluppo precarie condannerebbero a morte. Il lavoro principale dei volontari, tutti medici specializzati, consiste nell?effettuare presso i vari centri italiani e stranieri interventi di cardiochirurgia su bambini con cardiopatie congenite complesse e nell?assisterli durante il decorso postoperatorio. Gli specialisti si occupano inoltre di fornire materiali tecnici e di aggiornare il personale medico del luogo con corsi e un costante supporto nel momento della diagnosi. L?équipe medica, composta da 125 persone fra medici e tecnici, è guidata dai due fondatori dell?associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo: il professor Alessandro Frigiola, primario di Cardiochirurgia nel Centro ?E. Malan? dell?Ospedale Clinicizzato San Donato Milanese, e la professoressa Silvia Cirri, primario del Servizio di Anestesia e Rianimazione nello stesso Ospedale. Oltre a numerosi cardiochirurghi, anestesisti-rianimatori e cardiologi italiani aderiscono alle iniziative dell?associazione specialisti delle più qualificate cliniche internazionali come la Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota (Usa), il Great Ormond Street Hospital for Children di Londra e l?Hôpital des Enfants Malades di Parigi: questo costante contatto con i più prestigiosi centri del mondo garantisce un utilissimo scambio di informazioni ed esperienze. Nel corso della sua storia settennale l?Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo ha svolto 54 missioni. Per missione s?intende quando uno o due cardiochirurghi, due anestesisti-rianimatori, un perfusionista e uno o due cardiologi si recano nel Paese bisognoso di aiuto a studiare e operare i pazienti che necessitano del loro intervento. Attiva in Paesi anche lontani come Cina, Venezuela e Arabia Saudita, tuttavia l?associazione ha concentrato il proprio lavoro soprattutto nell?area mediterranea e nell?Est europeo: Polonia, Repubblica Slovacca, Romania, Ucraina, Tunisia e Siria. Ma è l?Egitto che occupa un posto di rilievo: l?associazione ha dotato l?ospedale del Cairo del necessario supporto tecnologico e ha formato una squadra di medici cardiologi, cardiochirurghi e anestesisti-rianimatori che ora sono in grado di operare autonomamente i bambini cardiopatici. Gli scopi dell?associazione riguardano tanto l?oggi quanto il domani: oltre a cercare di effettuare il maggior numero di interventi all?anno e a sostenere dal punto di vista economico le famiglie dei bambini curati l?associazione, come è già avvenuto in Egitto, si preoccupa anche di acquistare apparecchiature e materiali tecnici da donare ai centri dei Paesi in Via di Sviluppo, di offrire borse di studio presso il centro ?Edmondo Malan? per medici stranieri e di partecipare a tutti i progetti per la ricerca scientifica sulle cardiopatie infantili. Lo straordinario impegno dell?associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo non è rivolto solo all?estero, ma anche all?Italia dove sono state salvate quasi un centinaio di vite e sono sorte 11 sedi in diverse città sia al Nord sia al Sud. I progetti dell?associazione sono realizzati grazie ai contributi dei soci, alle elargizioni di istituti di credito e di aziende pubbliche e private e all?organizzazione di manifestazioni e serate finalizzate alla raccolta di fondi. Iniziative: Siria e Libia, le nuove frontiere L?associazione Bambini Cardiopatici nel mondo ha grandi progetti per il 2000. In Italia vuole realizzare una ?Fondazione Internazionale per il Cuore?, un centro di formazione culturale permanente per le cardiopatie congenite con sede a Milano e che riunisca specialisti italiani e stranieri. Spicca poi il progetto ?Siria 2000?. L?associazione si propone di replicare il successo ottenuto in Egitto e fondare in questo Paese una struttura sanitaria in grado di offrire un servizio diagnostico e terapeutico all?avanguardia nel settore delle cardiopatie infantili. La collaborazione con le autorità siriane è già attiva dal ?96 per costruire una nuova unità pediatrica all?ospedale di Damasco: 50 posti letto per assicurare circa 700 interventi di cardiochirurgia all?anno su bambini anche in età neonatale. Anche la Libia potrà presto usufruire dell?esperienza e della capacità professionale degli specialisti dell?associazione: il Tripoli Medical Center dell?Università di Tripoli verrà dotato di una struttura dedicata ai bambini cardiopatici. I Paesi dell?Est non sono certo dimenticati, anzi si sta provvedendo al potenziamento delle strutture e delle cooperazioni. Al fine di costituire un punto di riferimento per tutti i Paesi in cui l?associazione nella sua attività ha portato giovamento alle condizioni sanitarie, è in programma al centro ?E. Malan? la creazione di una struttura specializzata in collegamenti telematici. La scheda Nome: ASSOCIAZIONE BAMBINI CARDIOPATICI NEL MONDO Indirizzo: piazzale Türr, 4 20149 – Milano Telefono: 0233605113 Fondatori: Alessandro Frigiola e Silvia Cirri Scopo: Salvare i bambini cardiopatici che vivono in Paesi privi di strutture sanitarie adeguate Anno di nascita: 1992

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