Sostenibilità
Mea culpa: Istat, anche noi sbagliamo
Dopo anni di lotte, le associazioni hanno persino cotretto Istat ad ammettere imprecisioni sul calcolo dell'inflazione... e molto altro nello speciale sul caro-vita su VITA in edicola
Uno speciale in edicola con Vita non profit magazine questa settimana. Insieme all’intervista con Roberto Monducci (direttore Ufficio statistiche sui prezzi Istat); un contributo di Gian Maria Fara (presidente Eurispes); un intervento di Savino Pezzotta (segretario Cisl) e un approfondimento sulle e con le associzioni dei consumatori. Tutto questo e molto altro in edicola: leggi il sommario completo!
L?ordine è: sotterrare l?ascia di guerra. Nonostante l?apertura del presidente dell?Istat, Luigi Biggeri (che l?11 settembre aveva promesso alle associazioni dei consumatori un maggior coinvolgimento) sia stata seguita da un ricorso al Tar sui dati dell?inflazione di agosto da parte dell?Intesa consumatori, in casa Istat si abbassano i toni della polemica. Non è un?ammissione di colpa, ma certo una rinnovata consapevolezza che «l?indice può essere migliorato e i suggerimenti dei consumatori saranno tenuti sempre più in considerazione», come annuncia Roberto Monducci, direttore dell?Ufficio statistiche sui prezzi.
Vita: Dall?introduzione dell?euro a oggi l?indice Istat non sembra avere pace: che sia venuto il momento di cambiare qualcosa?
Roberto Monducci: Non abbiamo mai pensato di essere perfetti. L?indice è migliorabile, nessun dubbio. Le critiche sono ben accette, basta non siano pretestuose o politicamente pilotate.
Vita: I consumatori sostengono che i panieri andrebbero differenziati per livello di reddito e su base territoriale. Voi?
Monducci: Nell?ultima riunione del Consiglio nazionale consumatori abbiamo presentato alcune simulazioni e verificato che, se l?indagine è fatta in termini statistici corretti, non risultano significative differenze con l?indice generale. Porta aperta al dialogo, ma nel rispetto del rigore scientifico.
Vita: E la collaborazione con le associazioni?
Monducci: Dalle associazioni ci aspettiamo contributi sia nella selezione dei prodotti per il nuovo paniere, sia suggerimenti sulle modalità di rilevazione. Alcune osservazioni sono sacrosante.
Vita: Cosa non va nei rilevatori?
Monducci: Noi ci affidiamo ai Comuni, che però a volte scambiano l?autonomia che gli garantiamo per arbitrio. In altri casi manca il personale. Vogliamo stringere le maglie della discrezionalità, e attivare controlli da parte dei nostri uffici regionali.
Vita: Torniamo al paniere: secondo le associazioni alcuni prodotti pesano troppo poco.
Monducci: La sensibilità dei consumatori sarà tenuta in maggior conto, ma la nostra mission è presentare un indice generale. Non molteplici statistiche parziali.
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