Non profit

MCL. Costalli: «Siamo un movimento popolare»

Prosegue la Conferenza dei circoli locali

di Maurizio Regosa

«Il Mcl è un movimento popolare radicato nel territorio: “che sta dentro una Chiesa popolare”, come ha affermato anche recentemente l’Arcivescovo di Firenze (e presidente dei vescovi toscani!), monsignor Giuseppe Betori, che saluto con grande affetto e ringrazio per le sue coraggiose prese di posizione pubbliche» lo ha affermato ieri il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, aprendo i lavori della Conferenza nazionale dei Circoli Mcl.
il presidente ha quindi rivendicato la forza di un movimento ben radicato sul territorio: «Noi, a differenza dei partiti politici, abbiamo circoli e sedi vere, in quasi tutti i comuni italiani: 3.000 circoli e sedi dei nostri servizi che sono una risorsa importante, diffusa capillarmente su tutto il territorio; abbiamo ben oltre 300.000 iscritti, quasi 150.000 cittadini hanno riposto in noi la loro fiducia destinando il 5 x mille ai nostri progetti, abbiamo un migliaio di amministratori locali che fanno a noi riferimento: e tutti questi numeri tendono ad aumentare di anno in anno».

Il pomeriggio è stato segnato poi anche dall’intervento di Luca Antonini, vice presidente della Fondazione per la sussidiarietà e docente di diritto costituzionale all’Università di Padova, che ha sottolineato come sia deprecabile il tentativo che molti oggi fanno di utilizzare la Costituzione a seconda dei propri fini strumentali e ideologici, stravolgendone i dettami e lo spirito: «molti parlano della Costituzione come della Bibbia laica» – ha detto Antonini  – «quando invece l’hanno già tradita a priori facendole dire, strumentalmente, concetti che non vi sono espressi». Antonini ha citato l’esempio del diritto a morire, che molti pretenderebbero di desumere dalla Carta Costituzionale: non è cosi, ha detto, «figuriamoci che i padri costituenti erano dei cattolici e non era affatto nelle loro intenzioni garantire un diritto a morire!». Nel corso del pomeriggio i lavori sono andati avanti con numerosi interventi dei rappresentanti delle unioni provinciali e dei circoli.

Oggi i lavori riprenderanno con gli interventi, fra gli altri, del Sottosegretario al welfare Eugenia Roccella e di monsignor Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei.

 

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