Welfare

Mcl apre nuova sede a Rabat

Un centro per assistere i cittadini marocchini che entrano regolarmente in Italia, ma anche coloro che dall’Italia intendono rientrare in Marocco

di Redazione

Una nuova iniziativa del Movimento Cristiano Lavoratori nel campo della cooperazione internazionale ha preso il via in Marocco, in un Paese che è terra di provenienza di una delle più grandi comunità di immigrazione regolare presenti in Italia, con cui è bene approfondire un dialogo che porti verso l’integrazione.

«Occorre un ragionamento organico sul fenomeno migratorio, divenuto strutturale e di grande rilievo non solo nel nostro Paese ma nel mondo intero e, in particolare, nell’area del Mediterraneo, dove si sta giocando la più grande partita per tanti Paesi dopo la fine dell’ultima guerra»: è quanto ha dichiarato il presidente del MCL, Carlo Costalli, di rientro da una visita in Marocco alla guida di una delegazione del Patronato Sias, con il vice direttore Alfonso Luzzi, e dell’ALS-MCL, con il vice-presidente Roberto Milaneschi.

Proprio la scorsa settimana, nella capitale Rabat, è stata inaugurata la nuova sede di servizi che opererà in Marocco su delega dei vari Enti di Servizio che fanno capo al MCL (Patronato Sias, Caf-MCL, Efal, Als).

Alla cerimonia d’inaugurazione – presieduta dal presidente Costalli – sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia in Marocco, Piergiorgio Cherubini ed altre autorità marocchine.

Contestualmente è stato stipulato il protocollo d’intesa e collaborazione tra l’ALS e l’A.M.I. (Association D’Amitie Marocco-Italienne) presieduta dall’ing. Mustapha Azmany.

Questo progetto va ad aggiungersi a quelli già in corso in Marocco dove il MCL è presente da oltre quindici anni con la sua Ong di riferimento, il Cefa (Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura), nel campo dell’agricoltura e dell’educazione sanitaria e scolastica.

Ora con l’apertura della nuova sede in Marocco il MCL intende assistere i cittadini marocchini che entrano regolarmente in Italia, ma anche coloro che dall’Italia intendono rientrare in Marocco; saranno disponibili, inoltre, servizi di patronato e di Caf. In realtà si tratta solo di una tappa del vasto progetto che vede impegnato il MCL sul terreno della cooperazione internazionale: dopo Rabat, nei prossimi mesi, verrà infatti aperta un’altra sede a Casablanca (e nello scorso mese di novembre è stata inaugurata la sede a Dakar in Senegal).

Del resto, come ha sottolineato Carlo Costalli, «gli sconvolgimenti politici e sociali che hanno visto protagonisti i Paesi del Nord d’Africa e del mondo arabo impongono una riflessione maggiore sul tema dell’immigrazione, anche in quei Paesi sostanzialmente immuni dai recenti sconvolgimenti, e politicamente stabili, come hanno dimostrato anche le recenti elezioni politiche tenutesi in Marocco nei giorni scorsi. La complessità del fenomeno immigrazione – in continua, rapida evoluzione – impone a chi è chiamato a esercitare le proprie responsabilità istituzionali sul territorio la necessità di conoscere bene tale questione che riguarda il bene comune mondiale e che, pertanto, deve stare a cuore a tutte le istituzioni, pubbliche e non», ha continuato il Presidente del MCL.

«Il MCL sostiene, da sempre, che lo straniero che si presenta alle nostre frontiere non deve rappresentare un problema, ma una risorsa. Impariamo ad essere aperti – ma non senza principi, senza valori, senza identità -, a vivere una globalizzazione all’insegna dei diritti e di uno sviluppo autentico. Un’accoglienza di diritti ma, anche, un’accoglienza di doveri da cui non si può prescindere. Incontro, dialogo, identità: i fattori su cui costruire la nuova realtà».

 Da queste considerazioni e dalla ravvisata necessità di un contributo fondato sulla propria missione, nasce l’impegno del MCL in favore delle politiche dell’immigrazione: un impegno quotidiano che parte dall’intero territorio nazionale per arrivare a coinvolgere i maggiori Paesi di origine del fenomeno.

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