Sostenibilità

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Con una dura sferzata contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche, lo stato africano del Gabon ha bruciato oggi al rogo la riserva di avorio illegale detenuta dal governo, che ammonta a 4.825 chili con 1.293 pezzi di avorio grezzo, per lo piu' zanne, e 17.730 pezzi di avorio lavorato, corrispondenti a circa 850 elefanti uccisi.

di Redazione

Con una dura sferzata contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche, lo stato africano del Gabon ha bruciato oggi al rogo la riserva di avorio illegale detenuta dal governo, che ammonta a 4.825 chili con 1.293 pezzi di avorio grezzo, per lo piu' zanne, e 17.730 pezzi di avorio lavorato, corrispondenti a circa 850 elefanti uccisi. Lo rende noto il Wwf, che ha preso parte all'accensione delle fiamme insieme al presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, e a Traffic.

Il Wwf e il Traffic, si legge in una nota, hanno lavorato con il governo del Gabon per catalogare in maniera indipendente la riserva di avorio, garantendo che tutte le zanne fossero distrutte e che nessuna scivolasse nel commercio illegale.

''Il Gabon e' per la tolleranza zero rispetto ai crimini contro le specie selvatiche e stiamo mettendo in campo le nostre leggi e le nostre istituzioni per garantire che questa politica sia rafforzata'', ha assicurato Ali Bongo.
 

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