Famiglia

McDonald’s multato per sfruttamento lavoro minorile

Non è successo in Asia ma in Inghilterra, nel ricco Surrey

di Gabriella Meroni

Due ristoranti McDonald?s situati in una delle regioni più ricche del Regno Unito sono stati pesantemente multati per sfruttamento del lavoro minorile. Dieci alunni delle scuole superiori sono stati impiegati illegalmente in due locali di Camberley. La società cui i due ristoranti appartengono con contratto di franchising, la Ikhya Enterprises, dovrà ora pagare 12mila 400 sterline di multa (pari a circa 37 milioni di lire) in seguito alla condanna del tribunale del Surrey. Si tratta di una delle più gravi sanzioni comminate a un?azienda per violazione delle norme sui lavoro minorile nel territorio britannico, e di una vicenda che sta mettendo in serio imbarazzo di vertici della McDonald?s, che per sua stessa ammissione aspira a diventare ?il miglior datore di lavoro del mondo?. Non è la prima volta, però, che il colosso degli hamburger ha dei guai con la giustizia inglese. Due anni or sono infatti ebbe luogo a Londra il famoso processo ricordato come ?Il caso McLibel? al termine del quale la McDonald?s venne riconosciuta colpevole di ?cattivo comportamento? nei confronti dei dipendenti sia dal punto di vista economico che da quello delle condizioni di lavoro. E l?anno scorso l?azienda dovette affrontare un vasto boicottaggio in seguito all?accusa, rivolta a fornitori cinesi del gruppo, di utilizzare bambini sottopagati per confezionare i giocattoli dell?Happy Meal. L?inizio dell?inchiesta sui due ristoranti del Surrey è datato gennaio 2001, quando due ispettori del lavoro fecero visita ai locali su segnalazione di un genitore. Gli ispettori scoprirono così che nessuno dei minori impiegati era in possesso dello speciale libretto di lavoro che ogni datore deve richiedere alle autorità nel caso di assunzione di minorenni. Allora l?azienda si impegnò a richiedere i permessi, e fu quindi soltanto oggetto di un richiamo scritto. Ma quando, in marzo e giugno, gli ispettori tornarono nei due ristoranti, riscontrarono ben 51 violazioni delle norme sui lavoratori tra i 15 e i 16 anni di età. Tra queste, il caso di una ragazzina di 15 anni costretta a lavorare 16 ore in un solo sabato, e di un?altra che non staccò dalle cinque del pomeriggio fino alle due di mattina di un giorno feriale. E il giorno dopo andò regolarmente a scuola.


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