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Mazzi: «Il mio amico Mino»
Don Antonio Mazzi racconta a Vita Magazine il suo rapporto davvero speciale con il cantante appena scomparso
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Si erano conosciuti negli anni 90. Da allora il cantante ha sempre sostenuto Exodus. «Era un uomo vero. Niente a che vedere con il jet set della tv»
«L’ultima volta che è venuta da noi a Exodus, per il mio compleanno, ci ha cantato l’Ave Maria di Schubert, allora io gli chiesi il perché e lui mi rispose che era l’augurio che i miei ragazzi trovassero una mamma che li amasse, perché un padre, intendendo me, già l’avevano». Così don Antonio Mazzi comincia a raccontare il suo Mino Reitano. Si sono conosciuti nel 1990 a Domenica in, dove entrambi spesso erano ospiti, nel backstage. Mazzi aveva fondato la Comunità Exodus per il recupero dei tossicodipendenti da una decina d’anni e cominciava le sue maratone televisive per la raccolta di fondi; Reitano invece era già un cantante affermato con diverse partecipazioni sia al Cantagiro che a Sanremo. Era nata subito un’affinità tra i due, iniziata da quelle chiacchierate e diventata presto un rapporto stretto e affettuoso.