Cultura
Max Gallo e i nodi della Costituzione europea
Lo storico e scrittore francese si confessa: "Capisco la solennità del momento, ma non dimentichiamo che il testo deve essere ancora approvato dai 25"
di Paolo Manzo
”Capisco la solennità del momento, ma vedo anche le tante zone d’ombra che pesano su questo momento storico, che lo rendono molto diverso dall’atmosfera unanime e risoluta del 1957”. Così commenta in un’intervista con ‘Il Messagero’ lo scrittore, ex deputato europeo, Max Gallo, la firma di ieri della Carta costituzionale europea. ”La firma della Carta – spiega lo scrittore – è offuscata da una serie di problemi istituzionali, in particolare dal comportamento del Parlamento nei confronti della Commissione, e poi dall’adesione della Turchia, un dibattito che non può essere dissimulato”. ”E senza dimenticare – conclude Gallo – che il testo deve ancora essere approvato da 25 paesi”.
Se leggete il francese e volete saperne di più su chi è Max Gallo: www.maxgallo.com
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