Sostenibilità

Matteoli: no a rottamazione

L'annuncio a margine della firma dell'accordo di programma fra minitero dell'Ambiente e Fiat. Cantarella: «Almeno 15 anni per arrivare alla macchina all'idrogeno»

di Giampaolo Cerri

No alla rottamazione. Il governo non darà il via a una nuova ondata di incentivi all’acquisto di auto nuove sulla scia di quelli varati tre anni fa perché questo sarebbe «un modo sbagliato di affrontare i problemi». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli annunciando comunque che il suo ministero «sta studiando provvedimenti» per incentivare il ricambio del parco auto in coincidenza con l’uscita di scena della benzina rossa dal 1 gennaio 2002. Da parte sua l’amministratore delegato della Fiat, Paolo Cantarella, nel corso della firma dell’accordo di programma tra ministero dell’Ambiente, Fiat e Unione petrolifera sugli incentivi per la riconversione a metano di 300 mila autoveicoli in 21 città, ha sottolineato che l’azienda torinese «non ha chiesto la rottamazione: «Non riteniamo che sarebbe da consigliare in questo momento economico e di mercato» ha tagliato corto. Nel frattempo gli uffici del ministero dell’Ambiente sono al lavoro per individuare, «nei tempi più brevi possibili, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili», la soluzione più opportuna per «ammodernare il parco auto e, in particolare, per sostituire quei 4 milioni di veicoli che dal 1 gennaio, con il divieto di usare la super, dovranno utilizzare additivi potenzialmente inquinanti per l’ambiente». «É un compito non facile ma il rispetto degli obiettivi di Kyoto lo impone», ha detto Matteoli precisando che «per eliminare un numero cosi’ cospicuo di auto servono migliaia di miliardi, occorre trovare le risorse: le soluzioni dipenderanno dai finanziamenti a disposizione». Per svecchiaré il parco auto italiano (dove sopravvivono 16 milioni di auto non catalizzate delle quali almeno 4 milioni non possono utilizzare la verde senza additivi), Matteoli ipotizza due diverse strade: la prima passa per la sostituzione delle parti vecchie con pezzi di ricambio nuovi; la seconda punta a «incentivi per acquistare auto nuove ma certamente non con la rottamazione» ha sorriso il ministro. «Nell’emergenza é stata adottata quella soluzione. Ma questo governo vuole iniziare una programmazione diversa con interventi che consentano di salvaguardare l’industria e l’occupazione ma anche l’ambiente». La rottamazione, infatti, «’risolve i problemi nell’immediato ma danneggia l’economia nel suo insieme» perché disincentiva gli acquisti in altri settori. Inoltre, nell’attesa del via libera, «il mercato si blocca». Di qui la scelta di interventi più “morbidi”, come l’Accordo di programma con Fiat e Up che prevede oltre 1000 mld di incentivi per la trasformazione a metano delle flotte di mezzi pubblici, di raccolta rifiuti e dei taxi e il raddoppio delle pompe di metano. Anche gli incentivi varati dal 1 novembre dal ministro dell’Ambiente per la riconversione a gas delle auto non catalizzate immatricolate fra l’89 e il 92 si inseriscono in questo filone: le prenotazioni dei privati, ha ricordato il direttore generale dell’Ambiente Gianni Silvestrini, sono a quota 4 mila (il 60% solo a Roma). Sempre per veicoli ecologici sono previsti 400 miliardi nell’ambito delle leggi di bilancio 2001 e 2002. Quanto all’auto a idrogeno, una delle soluzioni cui si guarda per ridurre l’inquinamento nelle città ‘assediaté dallo smog, i tempi non saranno brevi. L’amministratore delegato della Fiat, Paolo Cantarella, ha infatti spiegato che non bastano 15 anni per arrivare a fornire un prodotto industriale a costi industriali.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA