Quella che viene spacciata per una lotta agli sprechi rischia di diventare la base per la peggiore retro-forma del Sistema Sanitario Nazionale. Il peggior modo con cui il duo Lorenzin-Gutgeld potevano presentare la retro-forma è quella di vendere l’idea che ci siano persone che si sottopongono a risonanze magnetiche o a PET solo perché sono ipocondriaci o perchè il medico di base ha paura di subire una causa. E’ evidente che Yoram e Beatrice non si sono mai dovuti sottoporre a questo tipo di diagnostica, altrimenti più che di ipocondria soffrirebbero di masochismo.
La prevenzione non ha prezzo. Non è uno spreco, anzi consente agli italiani non solo di avere una vita media tra le più elevate al mondo ma anche di spendere in sanità molto meno degli altri paesi.
Lo scrupolo di un medico di base che vuole capire le cause di certi disturbi dovrebbe essere incentivato, non penalizzato. Un diabete o un focolaio di polmonite, se scoperti in tempo, possono evitare complicazioni gravissime per il paziente e costi enormi per il sistema sanitario se l’intervento diagnostico viene rimandato a quando la patologia è conclamata. Per non parlare dei tumori. A Palazzo Chigi forse non lo sanno, ma molti tumori si iniziano a manifestare attraverso dolori osteo-articolari, difficoltà digestive, stanchezza … Anche se inizialmente negativi, gli esami devono essere ripetuti, anche a distanza ravvicinata e andando sempre più in profondità o investigando altri organi. E’ una via crucis che segna psicologicamente le persone e abbatte i familiari e le persone vicine. Se la si intraprende è perché una diagnosi precoce è una questione di vita o di morte.
E poi c’è la grande mistificazione dell’abuso da parte degli italiani del Pronto Soccorso. Per chi è abituato a volare con l’elicottero forse non è chiaro come funziona la vita per chi vive con i piedi per terra. Non è che i cittadini italiani siano degli sfaticatoni che non sanno come passare il tempo e che al primo mal di testa decidono di passare una decina di orette in un Pronto Soccorso. Se il Pronto Soccorso è al collasso, la colpa è degli italiani che han bisogno di passare qualche ora in compagnia o è del Governo che dovrebbe organizzare forme alternative di intervento rapido in caso di urgenze? Qui non si tratta di risparmiare e tagliare sprechi, ma di progettare e pensare.
La retorica del populismo politico della spending review fa dimenticare che la nostra sanità pubblica è una delle più efficienti al mondo. Certo ci sono casi come quelli della clinica Divina Provvidenza, dove è coinvolto il Senatore Azzollini, che fa parte del partito della Ministra e che sostiene il Governo. Chissà se Matteo e Yoram sono andati a verificare se in quel caso gli sprechi milionari sono stati causati da legioni di ipocondriaci.
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