Volontariato
Mattarella: «L’economia civile può essere un grande volano di crescita»
Il messaggio del presidente delle Repubblica: «La società globale per essere governata nel senso della coesione e della giustizia ha bisogno di comunità intermedie attive, creative, propositive, capaci di contribuire nella loro libertà al processo democratico e allo sviluppo economico»
di Redazione
Questa mattina in occasione dell'apertura del Festival del volontariato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al presidente del Cnv Edoardo Patriarca e a tutti i partecipanti alla manifestazione un messaggio di augurio che contiene una riflessione sul ruolo del volontariato. Ecco il testo del messaggio.
“Rivolgo un caloroso saluto a lei, gentile presidente, a quanti hanno contribuito all’organizzazione della quinta edizione del Festival del Volontariato, e a tutti i partecipanti che testimoniano la solidarietà con il loro impegno quotidiano e con una passione civile che arricchisce l’intera società.
Il volontariato è una straordinaria ricchezza per il nostro paese e per la nostra civiltà. Lo è ancor più in un tempo di difficoltà economiche per molti e di grandi cambiamenti per tutti. La dimensione della gratuità, unita alla creatività sociale, di cui siete interpreti nei diversi settori in cui esplicate le vostre attività, è un collante prezioso di cittadinanza, di cultura, di trasmissione dei valori. Il disagio economico-sociale accentua il rischio di una deriva individualista e di una corrosione delle reti di solidarietà: voi invece siete un’originale risposta civica di segno comunitario. Il vostro impegno personale e di gruppo è aperto alla relazione e alla condivisione, e contiene l’aspirazione a una società più inclusiva e a uno sviluppo più attento all’uomo e alla sostenibilità nel tempo.
Il volontariato è anche un terreno di incontro tra pubblico e privato. L’esperienza della solidarietà e la pratica della sussidiarietà aiutano a superare antiche concezioni, oggi inadeguate, e a definire nuovi traguardi del bene comune. La stessa economia civile, a cui voi dedicherete un importante approfondimento, può diventare vettore di crescita, occupando spazi di mercato ma al tempo stesso portando in essi i valori nei quali credete.
La società globale, segnata da un’accelerazione crescente, contiene grandi potenzialità. ma per essere governata nel senso della coesione e della giustizia ha bisogno di comunità intermedie attive, creative, propositive, capaci di contribuire nella loro libertà al processo democratico e allo sviluppo economico. Se il cittadino è solo davanti alle istituzioni e al mercato, l’intero tessuto civile e culturale del paese sarà più debole. Per questo l’azione volontaria, e quell’insieme di iniziative e imprese che compongono il terzo settore, sono assolutamente indispensabili non solo per la qualità della nostra vita sociale, ma anche per la qualità della democrazia.
Mi auguro che il processo legislativo, avviato dal parlamento, per regolare in modo nuovo e rafforzare il terzo settore si sviluppi nel confronto costruttivo e nella collaborazione, non solo tra le forze politiche, ma anche tra le realtà sociali che provano sul campo idee, speranze, problemi. Mi congratulo con voi per aver posto al centro della discussione di queste giornate la formazione e l’impegno volontario dei giovani. Proprio lo sguardo dei giovani vi aiuterà, come spero aiuterà l’intero paese, a dare una proiezione europea al vostro lavoro e alla vostra ricerca. In Europa si giocherà il destino del nostro modello sociale. dobbiamo evitare che, nei fatti, si affermi una contrapposizione tra politica e società civile: il risultato sarebbe fortemente negativo per le istituzioni democratiche e per la fiducia dei cittadini.
Mi permetta, gentile presidente, di ricordare, a questo proposito, la compianta senatrice Maria Eletta Martini, fondatrice e prima presidente del Centro nazionale per il volontariato. Maria Eletta Martini è stata una combattente per la causa del volontariato, che ha sempre pensato come risorsa cruciale per tenere unita la società, ma anche per avvicinare di più i cittadini alla partecipazione, alla responsabilità civica, dunque alla democrazia. Diceva negli anni in cui si formavano le prime leggi sul volontariato che questo “si sta sempre più qualificando non solo per riparare i guasti del sistema, ma anche per cambiarlo, per impedire che riproduca povertà, emarginazione, disagio.
È questo l’augurio sincero che rivolgo a tutti voi: di proseguire su questa strada, di arricchire ulteriormente il vostro impegno con libertà, creatività, attenzione a coloro che più hanno bisogno. sono certo che le vostre giornate di Lucca saranno proficue e da esse trarrete carica per nuovi traguardi e per nuovi impegni.
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