Questo numero di Vita è il secondo a impatto zero: carta riciclata per le pagine, Mater-Bi per la cellofanatura dei numeri in abbonamento. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione di Novamont, nata dall?impegno di un gruppo di ricercatori del gruppo Montedison.
La loro sfida è stata integrare la chimica con l?agricoltura, con l?obiettivo di trovare nuove strade di sviluppo per il settore delle materie plastiche, utilizzando prodotti vegetali e trasformandoli in ?bioplastiche? a basso impatto ambientale.
Il Mater-Bi è un biopolimero ricavato da materie prime vegetali come il mais (non geneticamente modificato), il frumento e le patate, è prodotto nello stabilimento Novamont di Terni e può sostituire la plastica tradizionale in molti usi, ma è perfettamente biodegradabile e compostabile: si scioglie in acqua o nel terreno, senza lasciare traccia.
La sua forma più conosciuta è quella dei sacchetti per la raccolta differenziata dei rifiuti organici, ma si può impiegare in tanti oggetti di uso quotidiano: oltre agli imballaggi, giocattoli, oggetti di cartoleria, articoli casalinghi e soprattutto attrezzature monouso (stoviglie, posate) il cui smaltimento diventa più facile e meno costoso.
Il primo prodotto in Mater-Bi è stato un orologio per ragazzi, distribuito insieme a Topolino; l?ultimo è un pneumatico Goodyear, a dimostrazione delle alte performances che questo materiale è riuscito a raggiungere.
Novamont è stata premiata al Summit per la terra di Johannesburg tra le 14 imprese che si impegnano a favore dell?ambiente.
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