Formazione

Masseroli presenta il Pgt alle associazioni di categoria

Il Piano di Governo del Territorio di Milano. Un passo avanti rispetto al tradizionale piano regolatore. Confronto con le Associazioni di categoria

di Redazione

Nuovo incontro, ieri pomeriggio, per la presentazione del Piano di Governo del Territorio della città di Milano, l’Assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli ha incontrato alcuni esponenti delle associazioni di categoria con duplice obiettivo: condividere i punti di forza del PGT e aprire ad un confronto che consentirà, nei prossimi mesi, di rendere operativi i meccanismi previsti con la reale collaborazione e partecipazione degli organismi di rappresentanza.

Se idea centrale del Piano dei Servizi è costituita dal fatto che tutto ciò che è servizio non occupa volume, la vera novità sta nel fatto che tra questi servizi non sono contemplati solamente quelli tradizionali (scuole, asili, ospedali…), ma anche a seconda della zona (la città è stata suddivisa in 88 aree) servizi utili a rispondere ai bisogni reali delle persone di quel preciso territorio, e quindi anche ad esempio la bottega di quartiere, la fattoria didattica o l’incubatore d’impresa, solo per citarne alcuni. Sarà l’amministrazione comunale, in collaborazione con i corpi intermedi, che stilerà, di anno in anno, un elenco di quali attività sono considerate servizi, tenendo conto sia di rilevazioni statistiche sia delle istanze raccolte direttamente dal territorio attraverso i consigli di zona.

Interesse e soddisfazione da parte dei partecipanti, sia per i contenuti del piano, sia per la volontà dell’amministrazione di collaborare sul campo con le associazioni di categorie per la definizione dei servizi e delle regole di accreditamento.

“Concordo, e non potrebbe essere altrimenti, sul fatto che il quartiere vive se i negozi di quartiere vivono” il commento a caldo dell’esponente di Confesercenti, “Credo sia importante non dettare troppe regole, ma piuttosto creare delle esemplificazioni di successo che consentano alle persone di capire. Poi eventualmente se nel tempo emergeranno delle criticità ci sarà tempo di raddrizzare il tiro. Per i casi paradigmatici noi siamo disponibili a metterci in gioco” quello di CNA.


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