Famiglia

Massaia assicurata? No,è solo tassata

La polizza obbligatoria costerà 25mila l'anno,ma non copre affatto tutti gli infortuni.Anzi,la maggior parte sono esclusi.

di Stefania Olivieri

Lavoro domestico come in azienda: arriva la polizza anti-infortuni per le casalinghe. Dopo anni di discussioni, dibattiti e ripensamenti si appresta ad approdare alla Camera il testo di legge che avvicinerà il lavoro tra le pareti di casa a quello in fabbrica. La strada per ottenere lo stipendio è ancora tutta in salita, ma sul fronte del risarcimento danni in caso di infortuni domestici un passo avanti si è fatto. Anche sulla strada della prevenzione. Il provvedimento approvato dal Senato (vedi box sotto), infatti, non solo stabilisce un?indennità per chi rimane vittima di incidenti che causano inabilità permanente al lavoro non inferiore al 33%, ma punta a sanare la piaga degli infortuni domestici promuovendo iniziative di prevenzione. Se la sicurezza in azienda è un problema ancora aperto, i numeri degli incidenti sul lavoro che avvengono tra le mura di casa sono altrettanto allarmanti: 9000 infortuni al giorno, secondo i dati resi noti dal Movimento italiano casalinghe. In particolare, il 40% degli infortuni si verifica in cucina sia per l?uso di utensili (19%) che per l?utilizzo di coltelli (19%); sono ?solo? il 5,7%, invece, quelli dovuti a forni e fornelli vari, seguiti dagli elettrodomestici (5, 6%), dagli alimenti bollenti (4,2%) e dalle pentole (3,8%). Dati che avvalorano la necessità di un provvedimento che si é fatto desiderare per anni e che oggi, dopo l?approvazione del Senato scatena il dibattito. Se il giudizio unanime su una legge che per la prima volta riconosce e dà importanza al lavoro svolto tra le pareti domestiche è assolutamente positivo, alcuni suoi punti hanno però suscitato critiche delle associazioni che tutelano le casalinghe. L?obbligatorietà e la soglia del 33% senza superare la quale non si ha diritto all?indennità non sono piaciuti al Codacons che ha annunciato di voler presentare ricorso all?Unione Europea. «Stiamo seriamente pensando di inviare il ricorso a Bruxelles poiché la proposta di legge approvata dal Senato viola le normative comunitarie sul monopolio», spiega Raffaele Luise, avvocato del Codacons. «L?obbligatorietà dell?iscrizione all?Inail, infatti, non permette al cittadino di scegliere tra le diverse compagnie assicurative e crea un regime di monopolio. Ma non è tutto. È assurdo, infatti, che l?assicurazione sia obbligatoria per tutti e poi non risarcisca i danni che non raggiungono l?inabilità permanente del 33%». Una critica cui Federcasalinghe, che ha partecipato alla stesura del testo di legge, ha risposto ricordando la necessità di conciliare i costi col servizio: «Il 33% è il risultato di una mediazione», afferma Federica Rossi Gasparrini, presidente di Federcasalinghe, «dovendo seguire i criteri dell?Inail; se avessimo abbassato la soglia di inabilità avremmo dovuto poi alzare il costo del premio, raggiungendo cifre impopolari». «Questa assicurazione però non deve diventare una tassa », replica Luisa Santolini presidente del Forum delle famiglie. «È sicuramente un passo avanti che si riconosca la casa come luogo dove si svolgono attività lavorative e l?enfasi posta sul ruolo della prevenzione. Ma quando una donna e madre si fa male la ricaduta del danno sulla famiglia è rilevante anche se non si arriva l?inabilità del 33%».Un altro aspetto che ha suscitato critiche è il fato che l?assicurazione non contempli la causa di morte. «È una legge positiva, ma ha zone d?ombra», afferma Santolini «Non è possibile che a fronte delle stime Istat che nel ?93 contavano oltre 8000 incidenti domestici mortali, non sia stata esplicitamente esclusa la causa morte». Obbligo per tutte, dai 18 ai 65 anni Quando un lavoro è domestico? La legge approvata la scorsa settimana dal Senato (ora deve tornare alla Camera) che introduce l?assicurazione obbligatoria lo definisce così all?articolo 6: «l?insieme delle attività prestate nell?ambito domestico senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito». Le legge prevede l?assicurazione obbligatoria per tutte le persone, casalinghe o casalinghi, dai 18 ai 65 anni. Oltre agli infortuni ?casalinghi?, l?assicurazione copre quelli occorsi nelle parti condominiali (art. 5, punto b). ?Il lavoro?, recita il punto c) dello stesso articolo, ?deve essere esclusivo e cioè, la persona che lo svolge non deve essere iscritta ad altre forme obbligatorie di previdenza sociale?. Il premio annuo è di 25.000 lire e sarà versato dallo Stato se la persona assicurata dispone di redditi personali inferiori ai 9 milioni annui e il reddito familiare non superi i 18 milioni. In caso di infortunio, l?Inail paga solo in presenza di un?invalidità permanente superiore al 33%. La rendita mensile varia dalle 350.000 al 1.600.000 per l?invalidità totale. La legge affida al ministero della Sanità il compito di informare sui rischi e predisporre piani di prevenzione. Donne a rischio Casalinghe in Italia 8.000.000 Infortuni al giorno 9.000 Infortuni gravi 1.200 Infortuni mortali all?anno 8.464 Infortuni in cucina 40% Ferite da utensili e coltelli 19,5% Ustioni da forni e pentole 5,7% Incidenti con elettrodomestici 5,6% Incidenti per alimenti bollenti 4,2%


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