Formazione

Marta è la più brava di tutti. E ho scoperto perché

l’ora di ginnastica di Pasquale Coccia

di Pasquale Coccia

Marta frequenta il terzo anno delle superiori e a scuola ha ottimi voti, è la più brava della classe. È una ragazza sempre serena, anche quando le versioni di greco in classe la mettono a dura prova o quando le interrogazioni di fine anno scolastico si fanno più intense.
Marta ha uno sguardo sempre attento, interessato e coglie al volo ogni cosa, studia con responsabilità e interesse, ma, contrariamente ai pregiudizi che riguardano i primi della classe, non è una secchiona. Gioca a pallavolo in una squadra che compete a livello regionale, e proprio per il suo impegno agonistico prende parte a quattro allenamenti alla settimana, oltre alla partita di campionato, che si svolgono la sera dalle 21 alle 23.
Se considerate che Marta vive in un piccolo centro dell?hinterland milanese, e al mattino si sveglia alle 6 per poter prendere il treno carico di pendolari che raggiunge Milano ed essere davanti al cancello della scuola puntuale per l?inizio delle lezioni, vi chiederete da dove attinge tutte le sue inesauribili energie. Inoltre, al termine dell?ultimo consiglio di classe la mamma mi ha detto che Marta non manca di passare almeno due ore al giorno all?oratorio, dove organizza giochi per i bambini.
Durante le lezioni di educazione fisica, Marta si muove in modo coordinato, i suoi movimenti non sono mai fuori posto, nelle azioni di gioco i passaggi sono azzeccati, non spreca mai la palla. Da piccola deve aver giocato molto e soprattutto praticato attività ludiche anche con i maschietti; è stato allora che ha imparato a buttarsi nella mischia. L?oratorio, al quale dedica parte del suo tempo libero quotidianamente, per far giocare i bambini, deve essere stata la sua vera palestra. Le esperienze motorie fatte durante l?infanzia in spazi sicuri, che consentono movimenti continui e ampi, rappresentano il presupposto per acquisire fiducia in se stessi e continuare a giocare anche da giovani e da adulti. Come fa Marta, dallo studio alla pallavolo.

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