Mondo

Marocco: largo alle fonti energetiche alternative

Nelle campagne marocchine, 16.000 case isolate ricevono elettricità grazie all’energia solare

di Joshua Massarenti

In Marocco, oltre la metà dei villaggi è priva di energia elettrica. Tra questi villaggi, c?è Sidi Sebaa, un grappolo di case arroccato nelle montagne dell?Atlas, 120 km a sudest di Casablanca. O meglio c?era, perché dal dicembre scorso, una serie di pannelli solari installati sulle terrazze delle dimore di Sidi Sebaa forniscono energia a sufficienza per alimentare in ogni habitat dalle quattro alle otto lampadine, oltre la televisione, che fin lì veniva alimentata con un gruppo elettrogeno oppure direttamente con le batterie di un camion, inquinando non poco l?ambiente. In Marocco vi sono almeno 16.000 dimore rurali che ormai vengono alimentate in elettricità grazie all?impiego dell?energia solare. I pannelli solari sono stati forniti dalla società Temasol, una società di servizi privata creata sotto forma di partenariato da EDF (Electricité de France) e Total (multinazionale francese del petrolio e del gas naturale), che vende servizi energetici domestici alle popolazioni rurali delle province marocchine di Khemisset, Settat, Khouribga e Khéfrina. Le attività di Temasol fanno parte del Programma di Elettrificazione Rurale Globale (Perg) il cui scopo finale è di poter fornire elettricità ad oltre 1,5 milione di case entro il 2007. Per le popolazioni civili coinvolte nel Programma, i kiti fotovoltaici sembrano una manna caduta dal cielo visto che raccordarsi alla rete elettrica costa attorno ai 2.700 euro. Viceversa, il materiale fornito da Temasol viene garantito per soli dieci anni. Dopo di che, i costi di manutenzione sono tutti a carico del consumatore.


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