Terremoto

Marocco, arrivati con Mouhib i primi aiuti dall’Italia

Dopo tre giorni di viaggio il furgone con gli aiuti umanitari partito da Milano nella serata di sabato 9 settembre è giunto in terra marocchina. Ad accogliere gli operatori di Progetto Arca i volontari della Protezione civile marocchina con cui la Fondazione si è messa in contatto prima di partire. Prima di rientrare in Italia si raccoglieranno le principali necessità per proseguire nell’invio di materiali

di Antonietta Nembri

È arrivato a destinazione nella notte tra il 12 e il 13 settembre il furgone di Fondazione Progetto Arca contenente beni di prima necessità destinati alle zone terremotate del Marocco.

Partito da Milano la sera di sabato 9 settembre, dopo 2.200 chilometri e 3 giorni di viaggio, il furgone è giunto in terra marocchina, dove gli operatori di Progetto Arca sono stati accolti dai volontari della Protezione Civile locale, con cui la Fondazione si era messa in contatto prima della partenza e a cui sono stati consegnati i beni per essere distribuiti nelle zone più isolate dell’emergenza.

L’operatore Mouhib e Fabio, storico volontario di Progetto Arca mentre attendono di imbarcarsi per Tangeri

«Ventisei ore di viaggio da Milano alla città spagnola di Algeciras senza mai fermarsi e dandosi il cambio alla guida: così i nostri operatori hanno affrontato la prima parte del viaggio via terra. Poi l’attesa di un giorno intero per l’imbarco verso il continente africano e altre dodici ore alla dogana di Tangeri. Eppure non hanno mai perso l’energia, spinti dalla voglia di arrivare alla meta per portare il nostro aiuto», racconta così il presidente di Progetto Arca, Alberto Sinigallia, in contatto costante con l’operatore Mouhib e il volontario Fabio.

Tanti i giovani impegnati nell’aiuto

«Arrivati in terra marocchina abbiamo trovato subito tanti giovani volontari che ci hanno dato una mano. Quanta solidarietà sto vedendo intorno a noi. Sono felice che ciò che abbiamo trasportato dall’Italia possa aiutare molte famiglie in difficoltà» racconta Mouhib, originario di Casablanca, che prima di fare rientro in Italia – fanno sapere da Progetto Arca – si recherà nei luoghi colpiti dal terremoto per capire le necessità più urgenti e così proseguire nell’organizzazione e invio di aiuti.

Nella gallery alcuni momenti del viaggio, l’arrivo a la consegna dei beni di prima necessità

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Nell’area di Marrakesh intanto la terra continua a tremare, nella mattina di giovedì 14 settembre si è registrata una delle più forti scosse di assestamento valutata 4,6 gradi sulla scala Richter.
È aumentato anche il numero ufficiale delle vittime che ora sfiora quota 3mila morti.

Tutte le immagini da ufficio stampa. In apertura Mouhib al centro con i volontari della protezione civile marocchina

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