Economia

Marketing e ricerca,perchè riciclare è un arte.

Raee.Un migliaio di addetti,destinati al raddoppio

di Redazione


Raee è l?abbreviazione che identifica le apparecchiature elettriche ed elettroniche non più funzionanti diventate quindi rifiuti. Per questi dal 2005, con il decreto legislativo n. 151, è previsto uno smaltimento ad hoc ad opera di gestori indicati in un registro nazionale.

Obbligati a seguire la procedura di riciclaggio tutti i produttori, i venditori e i distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche che devono costituire o far parte di un sistema collettivo di raccolta. In questo momento sul territorio italiano esistono 14 consorzi e qualche centinaio sono le ditte che rappresentano il cosiddetto indotto, per un totale di mille addetti. Uno di questi consorzi è ReMedia, nato nel novembre del 2005 con un organigramma di quattro persone che oggi sono diventate una dozzina e che dalle 44 aziende fondatrici adesso ne conta oltre mille.

«In questo settore è molto richiesta una formazione in ingegneria dei processi, dei materiali e gestionale e in scienze ambientali. Ci sono buone prospettive di occupazione che avranno un sensibile incremento nei prossimi anni sia all?interno di realtà come la nostra che nell?indotto. Nel nostro caso abbiamo nove dipendenti a tempo indeteminato e tre fra collaboratori e a tempo determinato», afferma Danilo Bonato, direttore di ReMedia. Il consorzio, che ha sede a Milano, raccoglie l?80% delle apparecchiature elettroniche di consumo, in particolare televisori. Sono cinque le aree di attività. «La prima è quella operativa, che va dal controllo del recupero dei Raee dalle isole ecologiche dei singoli Comuni sino al recupero dei materiali. Qui è richiesta la competenza degli ingegneri esperti dei materiali che hanno lo scopo di massimizzare l?attività sia in termini di quantità che di qualità delle materie prime recuperate. È inoltre fondamentale la conoscenza dei processi produttivi per avere una visione dell?intera filiera», spiega Danilo Bonato.

Il 40% dei costi sostenuti da ReMedia è di natura logistica. «È una figura strategica con il compito di ottimizzare i costi relativi all?attività di trasporto che viene effettuata in oltre 3mila piazzole di raccolta». Laurea in economia e specializzazione marketing e laurea in comunicazione per le persone che lavorano nell?area dei servizi rivolti agli associati.

Il consorzio ReMedia fa anche ricerca. Il circolo virtuoso del reciclo si apre con il recupero delle materie prime e si chiude con il loro riutilizzo. Un approccio che richiede una visione del mercato e non solo competenze scientifiche. «I nostri esperti lavorano per trovare applicazioni delle materie tradizionali e soprattutto di quelle nuove. un esempio: oggi smaltiamo i televisori con il tubo catodico, ma tra qualche tempo dovremo avere pronti riutilizzi delle materie che recupereremo dagli schermi lcd».

LA SCHEDA

  • COSA

lavorare nel recupero dei rifiuti elettronici ed elettricI

  • DOVE

consorzi ex decreto 151/05, aziende di trasporto, di trattamenton

  • FORMAZIONE

laurea in ingegneria, scienze ambientali, economia e comunicazione

Consorzio ReMedia, Milano www.consorzioremedia.it


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