Volontariato

Mario Luzi nominato senatore a vita

L'autore fiorentino, nato nel 1914, e' considerato l'ultimo grande protagonista della stagione dell'Ermetismo

di Stefano Arduini

Il poeta fiorentino Mario Luzi, che il 20 ottobre festeggerà i 90 anni, è stato nominato senatore a vita. La notizia è stata ribattuta dalle agenzie di stampa pochi istanti fa. L’autore fiorentino, nato nel 1914, e’ considerato l’ultimo grande protagonista della stagione dell’Ermetismo. Al 1935 risale la sua prima raccolta, ”La barca”, cui e’ seguito ”Avvento notturno” (1940), testo esemplare dell’Ermetismo fiorentino. Foltissima la produzione successiva, che scandisce le tappe e gli sviluppi di un itinerario poetico fra i piu’ ricchi e coerenti del Novecento italiano: ”Un brindisi” (1946), ”Quaderno gotico” (1947), ”Primizie del deserto” (1952), ”Onore del vero” (1957), confluiti con altri versi sparsi in ”Il giusto della vita” (1960), ”Nel magma” (1963), ”Dal fondo delle campagne” (1965), ”Su fondamenti invisibili” (1971), ”Al fuoco della controversia” (1978, premio Viareggio), ”Per il battesimo dei nostri frammenti” (1985), ”Frasi e incisi di un canto salutare” (1990), ”Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini” (1994), cui vanno aggiunti i poemetti drammatici inclusi in ”Teatro” (1993) e i testi teatrali ”Pontormo” (1995), ”Io, Paola, la commediante” (1992) e ”Ceneri e ardori” (1997). Tema dominante della poesia di Mario Luzi e’ l’angosciosa contrapposizione tempo-eternita’, individuo-cosmo. Il discorso che ne nasce (affidato a un pregnante linguaggio analogico) muove da una sorta di limbo lirico verso una realta’ carica di presenze, di ‘altri’: questo colloquio col mondo degli uomini e della storia si piega a volte a dialogo familiare, altre volte diventa presa di coscienza del lacerarsi di una civilta’. La sintassi, inizialmente costretta entro moduli chiusi, si accosta via via al parlato fino a raggiungere, da ”Onore del vero” in poi, un singolare equilibrio di recitativo e canto. Mario Luzi ha tradotto da Shakespeare, Coleridge, Racine. Della produzione saggistica vanno ricordati ”L’inferno e il limbo” (1949), ”Studio su Mallarme” (1952), ”Tutto in questione” (1965), ”Vicissitudine e forma” (1974), ”Spazio stelle voce” (1992), ”Naturalezza del poeta” (1995)


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