Si smuovono le acque per i sessanta marinai incagliati nel porto di Venezia. Il reportage di ?Vita? sulla vicenda dei marinai russi e rumeni truffati da armatori senza scrupoli (n°25 del 26 giugno) sta dando qualche piccolo risultato. Il ministero degli Affari esteri italiano ha chiesto alla capitaneria di porto informazioni dettagliate sulla situazione dell?equipaggio russo della nave ?City of Virgina?, bloccato nel porto di Marghera. Due degli undici marinai che hanno chiesto alla magistratura veneziana il sequestro della nave per ottenere il pagamento di un anno e mezzo di stipendi arretrati, hanno fatto lo sciopero della fame per 14 giorni e ora si trovano all?ospedale di Venezia. Da un anno e mezzo sopravvivono grazie alla solidarietà del sindacato Filt-Cgil e della Fondazione Stella Maris, perchè l?armatore è sparito, la compagnia di navigazione nega ogni responsabilità e nessuno può far rispettare il diritto internazionale sui marinai. Ora però il ministero degli Affari esteri della Federazione russa ha chiesto al consolato russo di Milano di interessarsi della loro tragica situazione. Il deputato Pds Marco Pezzoni, inoltre, sta lavorando per una legge che possa garantire assistenza ai marinai nei nostri porti e freni la liberalizzazione selvaggia della manodopera marittima. Nel frattempo però la riserva di gasolio sulle navi sta finendo e i marinai sono senza elettricità.
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