Persone

Marina Terragni è la nuova Garante Infanzia

La nota giornalista, femminista critica contro la maternità surrogata e le teorie del gender che postulano la libertà assoluta di potersi ridefinire a prescindere dal corpo, guiderà per i prossimi quattro anni l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza. La nomina da parte dei presidenti di Camera e Senato

di Sara De Carli

marina terragni

Il Presidente del Senato (Ignazio La Russa) e il Presidente della Camera dei Deputati (Lorenzo Fontana), d’intesa tra loro, nominano «Marinella Giannina Terragni titolare dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza». Queste le parole pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale che per qualche momento hanno dato vita a un rincorrersi di whatsapp e telefonate: quel nome, infatti, non diceva niente a nessuno.

Nota a tutti è invece la persona che ricoprirà l’incarico: Marina Terragni. Milanese, giornalista (a lungo sul settimanale Io Donna del Corriere della Sera ha curato la rubrica “Maschile/femminile”, mentre oggi è al Foglio), scrittrice, un figlio, femminista (anzi, radfem ossia femministe radicali gender critical), animalista, vicina alla ministra Eugenia Roccella, Terragni è stata il volto della lotta contro la maternità surrogata e di recente si è molto spesa per un approccio dib maggior prudenza nell’utilizzo dei bloccanti della pubertà. Qui il video del suo recente intervento ad Atreju 2024, alla presentazione del libro di Luca Ricolfi “Il follemente corretto”.

Lungo il 2024 è stata presidente del Gender Equality Advisory Council del G7 (qui il report conclusivo, presentato il 17 dicembre) che si è concentrato, fra l’altro, sul «disagio della Generazione Z» e la «necessità di una CaRevolution per ripensare radicalmente il tema della cura, di cui tutte e tutti abbiamo sempre più bisogno, tema che ho avuto particolarmente a cuore». Il GEAC è il comitato ufficiale consultivo dei leader del G7 che si occupa di pari opportunità.


La prima a congratularsi pubblicamente con Marina Terragni e ad augurarle buon lavoro è stata Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza: «Sono certa che potrà esercitare nel migliore dei modi una funzione molto importante per i bambini e gli adolescenti del nostro Paese, in un momento di grandi cambiamenti e di crescente incertezza anche per le generazioni più giovani. Al Garante uscente, Carla Garlatti va il ringraziamento mio personale e, credo, di tutti coloro che nel nostro Paese hanno a cuore i diritti dei bambini e dei ragazzi, per la passione e la competenza con cui ha svolto il mandato e per gli obiettivi raggiunti».

Carla Garlatti, quattro anni di ascolto

Carla Garlatti, nell’editoriale del numero 1/2025 di Prospettive, il nuovo quadrimestrale dell’Autorità, ripercorre i suoi quattro anni individuando come fil rouge l’ascolto dei ragazzi e la valorizzazione della loro partecipazione (leggi qui). «Quattro anni trascorsi veloci, quattro anni pieni e intensi. Se guardo al mio mandato di Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, iniziato a gennaio 2021, mi vengono in mente più delle altre due espressioni: ascolto e partecipazione», scrive. «Quando mi sono insediata eravamo ancora a ridosso della fase più acuta della pandemia e la mia prima preoccupazione è stata chiedermi: come stanno i ragazzi? A questa domanda non ho mai smesso di cercare risposte».

Tra le novità che rivendica, il fatto che «la Consulta delle ragazze e dei ragazzi ha avuto un ruolo sempre più centrale nell’azione dell’Autorità» e l’aver «dato vita a un nuovo organismo, che rispecchia le varie realtà del Paese, attraverso il quale raccogliere la voce degli adolescenti: il Consiglio nazionale delle ragazze e dei ragazzi. Una novità della quale sono molto soddisfatta. Ho attivato lo strumento delle consultazioni pubbliche tra minorenni, dalle quali sono emersi dati rilevanti per conoscerli meglio e per sapere cosa pensano, in particolare della scuola, dell’inclusione, dei rapporti tra sessi, del futuro. Tra le più recenti c’è quella sulla salute mentale dei ragazzi, la quale ha rivelato un diffuso senso di malessere».

In apertura Marina Terragni, presidente GEAC 2024, il G7 Gender Equality Advisory Council, in occasione della presentazione del Rapporto 2024 GEAC alla Camera dei Deputati il 17 Dicembre 2024 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse)

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