Salute
Maria Domenica Castellone: «La mia Mozione è pensata per il bene del 118»
L'intervista con la prima firmataria della Mozione che impegna il Governo a riformare il sistema del 118 imponendo alle associazioni di volontariato (che garantiscono i tutta Italia l'80% del trasporto su gomma) di avvalersi anche di personale strutturato, mettendoli così in condizione di dover ridimensionare o rinunciare al proprio impegno
La Mozione presentata al Senato dai 5stelle e ispirata dall'associazione Sis 118, che rappresenta gli interessi di medici e infermieri di 118 del Sistema Sanitario Nazionale, impegna il Governo a immaginare un riordino del sistema di 118 escludendo o penalizzando fortemente il volontariato dal soccorso sanitario. Una proposta che ha visto la reazione immdiata di Fabrizio Pregliasco e Roberto Trucchi, rispettivamente presidenti di Anpas e Misericordie, che insieme a Croce Rossa rappresentano l'80% del trasporto sanitario su gomma in Italia. Per capire la ratio del porvvedimento abbiamo parlato con la rpima firmataria, la senatrice 5stelle Maria Domenica Castellone.
La Mozione che avete depositato per l'aula del senato di cui è prima firmataria si propone una riforma del sistema del 118. Al suo interno si evince che ci sia l'intenzione di escludere il mondo del volontariato andando verso un sistema del tutto professionale…
No, quello che vogliamo con la mozione è an dare verso un sistema in cui ai volontari sia affiancato personale strutturato. Gli stessi volontari devono essere strutturati. Quando parliamo di 118, parliamo di un sistema che deve garantire la salute e la vita delle persone
Mi scusi forse mi sfugge il significato di “strutturati”. Che cosa si intende?
Che le associazioni prevedano un organico e che siano contratti registrati. Su questo infatti abbiamo altre proposte di legge come quella che prevede l'istituzione dell'autista soccorritore. Vorremmo che venisse applicata la legge, così come è prevista per gli enti del terzo settore, e cioè una quota pari di volontari e di strutturati
Quindi strutturato è sinonimo di professionale. In questo modo però, quando un volontario diventa professionista, non è più volontario…
No, il punto è un altro. Bisogna avere una formazione unitaria che oggi non c'è. Che è sinonimo di garanzia dei cittadini. Alcune associazioni fanno una formazione di un certo livello altre di un altro livello.
Questo è un modo per dire che la qualità del servizio 118 che oggi le associazioni garantiscono non è qualitativamente sufficiente. Ma che dati ci sono per sostenere questo?
Secondo i dati Istat Milano, dove è il servizio è garantito al 90% dai volontari, è 14esima in Italia per decessi dovuto ad infarto miocardico acuto. Davanti al capoluogo lombardo ci sono diversi comuni pugliesi, tra cui Taranto, Andria, Trani, Bari, Barletto, Foggia e Lecce. In Puglia il sistema è opposto rispetto a quello Lombardo.
La classifica pubblicata da Il Sole 24 Ore, che lei sta citando, però riguarda complessivamente un prospetto sulla qualità della vita in Italia. Non sappiamo quanti infarti avvengano a Milano e quanti a Trani. E non si tiene conto di dati quali le caratteristiche orografiche e il grado di concentrazione della popolazione, la configurazione della rete dei servizi ospedalieri e il radicamento sul territorio delle organizzazioni di volontariato. Stando allo studio “I servizi di emergenza territoriale 118” della Fiaso – Federazione Italiana Aziende Ospedaliere pubblicato nel giugno 2019 si evince l'esatto contrario di quello che lei afferma. Quindi perché cambiare un sistema che funziona?
Funziona ma a che costo?
Certamente inferiore a quello che sarebbe se fosse interamente statale e secondo le indicazioni della sua mozione: Sempre stando allo studio Fiaso di cui sopra poi un'ambulanza base senza medico a bordo e solo con personale dipendente costa circa 700 mila euro l'anno. Con il medico a bordo arriva al milione e 200 mila euro. Un'ambulanza di volontari allo Stato costa solo 250mila euro…
No, non è così perché non sono tutelati nemmeno i diritti di questi lavoratori. Lei sa che i volontari sono costretti a fare turni massacranti che chiamiamo volontari perché non hanno un contratto riconosciuto
Anpas, Croce Rossa e Misericordie si avvalgono di volontari che non sono affatto sfruttati. Lei si sta riferendo evidentemente a personale precarizzato e sfruttato se non a casi di abusivismo che nulla hanno a che fare con il volontariato. Che c'entrano le organizzazioni?
Le organizzazioni devono continuare a fare quello che fanno. Noi vogliamo solo che abbiano a bordo personale strutturato
Questo era chiaro. Ma rimane il tema che le associazioni non possono permetterselo. Come si fa?
Noi riteniamo che anche quando l'ambulanza non ha il medico a bordo debba essere un mezzo attrezzato che debba permettere al medico di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Quindi l'ambulanza deve sempre pronta per il soccorso avanzato.
Questo però è un problema che invece riguarda ii mezzi. Andrebbe cambiato anche tutto il parco ambulanze?
È necessario. In Campania, da dove vengo io, la situazione è grave e i mezzi non sono all'altezza e non sono attrezzati per il soccorso avanzato. Abbiamo bisogno di una norma che deve essere unitaria su tutto il territorio nazionale
D'accordo ma perché non prendere i casi virtuosi, come la Lombardia, e partire da lì?
I casi virtuosi sono quelli che non avranno problemi ad adeguarsi a quello che stiamo chiedendo. In ogni caso come le dicevo la Puglia è una Regione virtuosa che dimostra come il nostro modello sia il migliore
Mi conferma che vi confrontate con il Sis 118?
Sì certamente
Lo chiedo per due motivi: il primo è che il presidente del Sis 118 è pugliese e sta appunto divulgando questi dati sul sistema Puglia come il più efficiente d'Italia. Il secondo è che risulta strano che per immaginare una Mozione di indirizzo sul sistema del 118 si parli solo con Sis 118 che rappresenta il mondo “strutturato” delle centrali operative in capo al Servizio Sanitario Nazionale e non le organizzazioni di volontariato che si occupano dell'80% del servizio su gomma degli interventi di 118…
Li sentiremo. Abbiamo un'indagine conoscitiva in corso sul numero unico 112. Quindi sentiremo sicuramente anche le associazioni.
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