Formazione

Margherita è tornata dagli Stati Uniti, e l’Italia le sembra piccola

L'ora di ginnastica di Pasquale Coccia

di Redazione

Margherita ha trascorso un anno negli Stati Uniti, in virtù di un protocollo d?intesa tra i ministeri dell?Istruzione dei due Paesi, che consente agli studenti italiani di frequentare una scuola all?estero e di fare esperienze interculturali senza perdere l?anno scolastico. La sua è stata un?esperienza anche sul piano sportivo: nel liceo di San Francisco in cui è stata l?anno scorso ha infatti potuto apprezzare le meraviglie degli impianti sportivi a disposizione della scuola, ma soprattutto la molteplicità di sport offerti agli studenti.Oggi Margherita si sta preparando con scrupolo agli esami di maturità, che sosterrà a giugno. A causa della sua esperienza all?estero, unita alla sua vivacità intellettuale e ai molteplici contatti avuti con gli studenti di altre parti del mondo, Margherita vede i suoi compagni un po? provinciali, più protesi a fare i primi della classe che a proiettarsi verso il mondo esterno. In palestra, ogniqualvolta i compagni eseguono movimenti semplici, passano la palla, tentano di fermare l?avversario o altro, si danno continue pacche sulle spalle, strette di mano, si complimentano per un nonnulla.
Margherita invece, che durante la partita di pallavolo ha salvato una palla difficile e ha evitato agli avversari di fare un punto, non riceve alcun complimento, nemmeno una parola. Al termine della lezione me lo fa notare. Lei, che ormai ha fatto proprio il fair play in voga negli sport praticati dagli studenti americani, è infastidita dall?eccesso di complimenti che circolano tra i compagni che hanno ignorato la sua prodezza.
È vero. Spesso gli studenti tendono a eccedere in complimenti reciproci, si abbracciano e si esaltano per azioni di poco conto, in nome dell?amicizia. Più elevata è la complicità e più profondo ritengono essere il loro livello di amicizia, più bassa è la loro capacità motoria e maggiore è l?esaltazione. E si credono campioni per poco.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA