Cultura

Maremoto: quasi tutte salve le tribù isolate

Prime notizie sulla sorte delle tributù isolate delle isole Andame e Nicobare

di Antonietta Nembri

Survival International rende noto che fonti accreditate hanno cominciato a diramare le prime notizie certe sulla sorte delle cinque tribù isolate che abitano le isole Nicobare e Andamane, duramente colpite dallo tsunami. Sebbene queste siano sopravvissute tutte, una sesta tribù più assimilata, quella dei Nicobaresi, ha subito gravi perdite umane. Nelle isole Andamane del Centro e del Sud sono rimasti totalmente illesi gli Jarawa. Quando l’onda ha colpito, i 270 indigeni, che hanno vissuto in totale isolamento sino a pochissimo tempo fa, si trovavano molto probabilmente nella foresta, verso l’interno. Salvi anche gli ultimi 100 Onge che sono fuggiti su delle collinette non appena hanno visto le acque del mare ritirarsi. A scongiurare l’estinzione di questa tribù è stata la sua straordinaria conoscenza dell’oceano e dei suoi movimenti, accumulata in 60mila anni di vita nelle Piccole Andamane. Prima dello tsunami, gli Onge vivevano in due insediamenti governativi, dove erano stati sedentarizzati dalla autorità 100 anni fa al prezzo di un drammatico calo demografico (85%). Gli inviati che hanno sorvolato l’isola di Sentinel, dimora della tribù più isolata dell’area, quella dei Sentinelese, hanno dichiarato di aver avvistato molti membri della tribù sulle spiagge, da cui lanciavano frecce all’elicottero. &L’ottimismo delle autorità, che affermano di aver localizzato tutti i membri della tribù, è prematuro giacché”, osserva l’associazione internazionale che si occupa delle popolazioni tribali, “nessuno ha mai conosciuto il numero esatto dei Sentinelese che potrebbe oscillare dalle 50 alle 250 persone, e atterrare sull’isola è impossibile”. Non sono ancora pervenuti rapporti attendibili sulla sorte dei 41 Grandi Andamanesi, ma le prime indicazioni suggeriscono che siano sopravvissuti tutti, praticamente illesi. Allo stesso modo, non si hanno ancora notizie certe dei 380 Shompèn, la tribù isolata dell’isola Grande Nicobar. Ma la speranza è quella che siano vivi perché, come gli Jarawa, si tratta di un popolo dedito principalmente alla caccia e alla raccolta e, pertanto, abita soprattutto nella foresta e meno sulla costa. La sesta tribù delle isole, quella dei Nicobaresi, che conta circa 30mila persone, ha avuto un destino più drammatico. Tutti i 12 villaggi della piccola isola di Car Nicobar sono stati travolti dalle acque e i morti sono stati numerosi. A differenza delle altre tribù, i Nicobaresi non sono cacciatori-raccoglitori bensì piccoli coltivatori. Si sono in gran parte convertiti al cristianesimo e vivono assimilati. Si ritiene che gli Jarawa, gli Onge, i Sentinelese e i Grandi Andamanesi siano giunti nelle Isole Andamane dall’Africa circa 60mila anni fa. Il fatto che le lingue parlate dalle varie tribù non siano mutuamente intellegibili, indica che esse hanno vissuto isolate sin dal momento in cui sono approdate nelle rispettive isole. Tuttavia, i loro stili di vita sono molto simili: sono tutte tribù di cacciatori-raccoglitori nomadi della foresta e integrano la loro dieta con il pesce pescato lungo le coste. Le loro sofferenze sono iniziate con la colonizzazione delle isole da parte prima dei Britannici e poi dell’India.


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