Famiglia

Maremoto: oltre 68mila le vittime accertate

Un bilancio degli 8 Paesi asiatici e 3 africani che sono stati investiti da onde-tsunami causate dalla scossa di magnitudo 9,0 della scala Richter, registrata il 26 dicembre scorso

di Paolo Manzo

Il bilancio complessivo, tuttora provvisorio, delle vittime del maremoto che ha colpito il Sud-est asiatico (comprese le vittime in Somalia) è di oltre 68mila morti accertati. Otto Paesi asiatici e tre africani sono stati investiti da onde-tsunami causate dalla scossa di magnitudo 9,0 della scala Richter, registrata il 26 dicembre al largo dell’isola indonesiana di Sumatra. Ieri, nuove scosse tra i 4,4 e 5,4 gradi Richter di magnitudo hanno colpito le isole Andaman e Nicobar. SRI LANKA: almeno 21.715 le vittime, di cui 2.000 nelle zone controllate dai ribelli Tamil. Più di un milione gli sfollati. INDIA: si stima che siano circa 9.233 le vittime, di cui 4.500 nello stato meridionale Tamil Nadu. Rimane invece incerto il bilancio dei morti sulle isole Andaman e Nicobar, nel Golfo del Bengala, dove si parla di circa 4.000 vittime e di circa 30.000 dispersi. INDONESIA: sono 32.490 le vittime accertate finora, ma il vicepresidente ha dichiarato che il bilancio potrebbe salire a oltre 40.000 morti. Distrutte le città e i villaggi più vicini all’epicentro del sisma; la provincia di Aceh, nel nord dell’isola di Sumatra, è quella più colpita. THAILANDIA: sono almeno 1.538 le vittime accertate finora, ma la polizia stima che potrebbero salire a 3.000 dopo il ritrovamento di 1.500 corpi in una sola provincia dell’isola di Phuket. Confermata la morte di 473 cittadini stranieri, ma si stima siano oltre 700 le vittime straniere. Le autorità hanno riferito di 9.000 feriti e 1.500 dispersi. MALAYSIA: almeno 65 vittime, più di 220 feriti, oltre 100 i dispersi nella sola isola di Penang, sulla costa nordoccidentale. BANGLADESH: almeno 2 bambini morti. MALDIVE: almeno 55 morti confermati. MYANMAR: Almeno 90 le vittime accertate. SOMALIA: 110 vittime, in prevalenza pescatori. Sommersi dalla acque interi villaggi e paesi sulle coste centrali e nordorientali della Somalia. TANZANIA: 10 le vittime accertate. KENYA: un morto.


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