Mondo

Maremoto: le ong correggono le dichirazioni di Scelli

Non ci sono vittime né dispersi tra i volontari presenti nel sud-est asiatico. Colpito il personale locale

di Sara De Carli

Il 31 dicembre scorso, uscendo dal vertice convocato dalla Farnesina con agenzie Onu, ong e diplomatici, il commissario straordinario della Croce Rossa, Maurizio Scelli, aveva dichiarato che fra i tanti dispersi c’erano anche esponenti del mondo del volontariato e delle ong: 10 persone facenti capo a Save the children, 4 a Terres des Hommes, 6 al Wwf. Da un’indagine condotta da Vita tra le ong citate, i numeri vanno oggi ridimensionati. Save the children era presente con pochissimo personale internazionale, potendo ormai contare su una trentennale esperienza in loco. Lo staff locale invece ha subito perdite, spiega Filippo Ungaro, portavoce della ong: “Al momento le perdite non sono quantificate esattamente, ma sono contenute nella decina. Abbiamo 200 operatori locali in Indonesia, e 155 nello Sri Lanka, poteva andare molto pegggio”. La segreteria internazionale di Terres des Hommes fa sapere di aver perso 2 partner indiani, mentre Michele Candotti, di Wwf Italia, nega che ci siano vittime o dispersi. Il Wwf tra l’altro ha scelto di non muoversi direttamente sull’emergenza e di concentrarsi sulle operazioni per il restauro ambientale. Tutti gli operatori locali di Wwf sono stati ritrovati e gli uffici della ong in Indonesia sono praticamente intatti. Per questo motivo il governo indonesiano ha chiesto al Wwf di mettere a disposizione le sue sedi per le attività di coordinamento.


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